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Ecco dove si vive meglio: il Piceno al 40° posto nella classifica sulla qualità della vita

ASCOLI - Tutti i dati relativi all'analisi effettuata da ItaliaOggi e Ital Communications nelle 107 province italiane. Le marchigiane tutte nelle prime 50 posizioni. La soddisfazione dell'assessore regionale Antonini
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di Elena Minucci

Ascoli al 40° posto per la qualità della vita: è il risultato dell’ultima indagine stilata da ItaliaOggi e Ital Communications. L’analisi evidenzia 107 capoluoghi di provincia che offrono le condizioni migliori di vita prendendo in riferimento 92 indicatori suddivisi in 9 macro-categorie: Affari e Lavoro, Ambiente, Reati e Sicurezza, Sicurezza sociale, Istruzione e Formazione, Popolazione, Sistema Salute, Turismo, Reddito e Ricchezza.

Piazza del Popolo ad Ascoli (foto G. Zucchetti)

E come si vive nel Piceno? Andando a vedere nei dettagli i macro indicatori, per quanto riguarda Affari e Lavoro, che comprende il tasso di occupazione e disoccupazione, natalità e mortalità, startup e Pmi innovative, la provincia di Ascoli si piazza al 35° posto, mentre nell’Ambiente al 43°. Scende di 10 posizioni rispetto al 2023 (era al 1° posto) e si piazza quindi all’11° posto nei Reati e Sicurezza, 18° nell’Istruzione, 20° invece nel Turismo, categoria inserita quest’anno che comprende intrattenimento e cultura. Più in basso invece nel Reddito (66°) e nella Popolazione (52°), mentre nei sistemi sanitari e quindi la sezione Salute, nel 2023 era 25°, ora la troviamo al 42°. Per quanto riguarda le altre province marchigiane: Ancona si piazza al 30°posto, Macerata al 36° mentre Fermo al 44° e Pesaro- Urbino al 47°.

Andrea Maria Antonini

Soddisfazione da parte dell’assessore alla Regione Marche, Andrea Maria Antonini promotore di un testo di legge in materia di qualità della vita e di benessere, che ha visto le Marche tra le primissime amministrazioni regionali in Italia ad essersi occupate di tale tematica: «L’indagine premia, ancora una volta, la laboriosità, la creatività, l’ospitalità e i corretti stili di vita dei marchigiani. Non è un caso che siamo tra le regioni in Italia con il più alto numero di centenari o che possiamo vantare altissime percentuali per quanto riguarda le aspettative di vita. Il tutto grazie anche a preziose e insostituibili leve del tessuto produttivo ed economico come quelle dell’artigianato, delle biodiversità, della moda, del turismo, della tavola, delle politiche agricole, della pesca, dell’industria».
«Le Marche vantano inoltre un primato di rilievo per quanto riguarda la presenza di borghi montani e marinari disseminati in tutto nel suo interno e sulla costa – continua Antonini -. Fattori tutti utili e tutti decisivi che l’amministrazione ha saputo recepire e trasformare in uno specifico testo di legge che ad oggi rappresenta un’esclusiva in ambito normativo in tutto il panorama nazionale. Consci di tutto quanto fatto finora e incoraggiati da questi importanti attestati di ampio respiro nazionale siamo già pronti a recepire nuove e innovative sfide per migliorare ulteriormente il tasso di qualità della vita e il livello generale di benessere nella nostra regione».
Secondo la classifica la realtà dove si vive meglio è Milano mentre al secondo e terzo posto ci sono Bolzano e Monza, seguiti da Bologna e Trento. Tra le prime dieci troviamo anche Padova, Verona, Firenze, Pordenone e Parma. Maglia nera per Caltanissetta, Reggio Calabria e Agrigento.

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