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Sciopero generale, la Fp Cgil all’Ast: «Non si possono chiedere preventivamente i nominativi»

ASCOLI - La sigla sindacale: «E' stata diffusa ai preposti una disposizione con cui si impone di ricevere entro le ore 12 del 20 novembre l’elenco nominativo dei lavoratori che il prossimo 29 novembre sciopereranno e di coloro che non aderiranno». La mobilitazione generale è stata indetta assieme alla Uil.
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Sciopero del 29 novembre, la Fp Cgil diffida l’Amministrazione dell’Ast Picena

 

Diritto allo sciopero, la Cgil diffida l’Amministrazione dell’Ast Picena a revocare una direttiva che sarebbe stata emanata in riferimento alla manifestazione generale indetta assieme alla Uil per il 29 novembre.

 

«La Direzione – sostiene la Fp Cgil in una nota – ha diffuso ai preposti una disposizione in cui impone di ricevere entro le ore 12 di domani, 20 novembre, l’elenco nominativo dei lavoratori che il prossimo 29 novembre sciopereranno e di coloro che non aderiranno».

 

La sigla sindacale, nel richiamare le disposizioni contenute nell’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori in tema di «condotta antisindacale» fa sapere di aver diffidato l’Amministrazione «a revocare seduta stante la direttiva impartita ai responsabili» e di essere «pronta ad adire le autorità giudiziarie».

 

«Alla luce di quanto sta avvenendo presso l’Ast di Ascoli Piceno – conclude il sindacato – è dunque importante che la risposta delle lavoratrici e dei lavoratori sia una massiccia adesione alla giornata di sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per il prossimo 29 novembre».

 

Inevitabile l’intervento della politica, con Anna Casini che ha presentato un’interrogazione per chiedere chiarimenti nel merito, domandando al presidente Acquaroli se sia a conoscenza della richiesta cui ha fatto riferimento il sindacato, e quale sia il suo giudizio sulla vicenda. Inoltre, insieme al gruppo consiliare, la consigliera sollecita l’impegno della Regione a garantire il pieno rispetto delle normative vigenti in materia di diritto di sciopero e a prevenire ulteriori episodi analoghi.

 

«Chiedo che la Regione Marche intervenga immediatamente per fare chiarezza e per ripristinare un clima di correttezza e rispetto all’interno dell’Ast di Ascoli Piceno – afferma Casini – La Regione deve essere garante dei diritti dei lavoratori e delle relazioni sindacali. Mi auguro che l’assessore risponda con urgenza e che si adoperi con sollecitudine al fine di risolvere questa grave situazione».


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