di Filippo Ferretti
Una professione tra le più necessarie nell’era contemporanea ma che deve essere affrontata non solo con entusiasmo e attenzione ma anche con grande senso di umanità. E’ quanto ha detto oggi, 20 novembre, il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, il professor Gian Luca Gregori, durante la giornata volta ad ufficializzare l’avvio di tanti giovani nell’universo del lavoro.
Nella Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani è avvenuta infatti la proclamazione dei laureati in Infermieristica, provenienti dai corsi del Polo Didattico di Ascoli. La cerimonia, che nel pomeriggio ha seguito i saluti delle autorità e la discussione delle tesi, ha caratterizzato un momento importante, in un momento di indubbia precarietà lavorativa per le nuove generazioni e di urgente bisogno di operatori in campo sanitario.
Sono stati 41 i ragazzi coloro che sono stati insigniti del titolo, nello scenario di uno dei luoghi- simbolo della città, sede di una formazione della durata di tre anni, avviata nel 2021: Rachele Alessandri, Michela Alessio, Valentina Bastiani, Manuel Berna, Simona Candellori, Gaia Celani, Angelica Coppola, Marco Giuseppe Costa, Vito Daddabbo, Serena Danesi, Vanessa De Angelis, Ludovica Di Girolami, Pramila Ekka, Miriam Fina, Martina Galli, Leonardo Leonetti, Domenico Lomascolo, Carmine Loreti, Maria Cristina Luzi, Michelle Marà,Marianna Marciano, Poornima Ishanee Dedduwa Lockuge, Simone Marini, Augusto Mariotti, Noemi Marrone, Fabio Mattei, Chiara Neroni, Alessia Panosetti, Mario Pignati, Arianna Rivosecchi, Laila Rouimi, Antonio Serpe, Cecilia Sospetti, Niccolò Spina, Claudia Tartaglia, Federica Tempera, Federica Torzolini, Sarah Trombetta, Valentina Valori, Elisabetta Viviani.
I giovani laureati sono stati al centro di una giornata di festa, alla fine della quale sono state consegnate le pergamene dai membri della commissione presieduta da Stefano Raffaele Giannubilo e diretta da Stefano Marcelli, composta da Vito Maurizio Parato, Marida Andreucci, Gloria D’Angelo, Tiziana Traini, Nicolino Romani e Daniele Tognetti.
«Vivete con orgoglio questa giornata e sappiate che avete scelto un ruolo che è in realtà una missione in cui non basta essere bravi ma che deve essere vissuta con il sentimento» ha detto il rettore ai ragazzi, a proposito dello spirito che anima la professione che li attende.
«Grazie alle famiglie di questi giovani perché mentre sono qui ci consegnano il futuro» ha aggiunto il professor Gregori, sottolineando che finanziamenti sono sempre più esigui nel settore universitario e che il corso ha l’obiettivo di formare professionisti, da sempre uno degli imperativi dell’Ateneo, orientato sempre più ad investire sul territorio.
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