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Danni e disordine, così si rovina l’immagine di una perla dell’Adriatico

GROTTAMMARE - Alcuni disordini di vandali nella notte rischiano di rovinare l'immagine di una città fissa nel cuore di milioni di turisti di ogni età. Monopattini a terra, danni nei parchi pubblici e ai simboli. Serve più attenzione
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Alcune immagini che ritraggono la mancanza di senso civico

 

 

Il rispetto e il senso civico non devono mai mancare per evitare che si distorca l’immagine di una perla, immagine con la quale viene da sempre ricordata la città di Grottammare. Eppure stanno venendo meno, e non è purtroppo una questione di pochi giorni. Cestini al limite della capienza, danni nei parchi e alle più storiche strutture di un Comune che ora ha bisogno di aiuto e collaborazione di chi ci abita con orgoglio e senso di appartenenza.

 

L’appello è naturalmente anche alle istituzioni, di un lavoro certosino che deve continuare ad essere costante e grosso per far sì che tutti possano godere della bellezza di un paese che ha imparato a farsi amare dai turisti del mondo e di ogni età. La fontanella dell’angioletto è l’ultima vittima della frenesia della vita moderna. Il suo danneggiamento ha scatenato rabbia e amarezza in chi non ha esitato a sollecitare l’inizio dei lavori.

La fontana dell’angioletto a Grottammare

 

Adesso un gazebo blu la circonda. Lì nel centro della Piazza Alighieri, custodita sotto l’occhio attento di chi passa contando le ore che li separa dalla chiusura del mini cantiere.

 

Poi c’è il nuovo che avanza: i monopattini. Grande novità nelle strade della Riviera, ma facili vittime dei più scellerati che poco hanno a cuore l’ordine del posto che li ospita. E giacciono come soldati, alcuni appoggiati alle ringhiere dei parchetti e altri buttati là sui prati come vecchi fiori senza petali. Così non va.

Danni a Grottammare

 

È giusto e doveroso che tutti possano godere di una città pulita e ordinata, senza scoprire ogni giorno i segni del passaggio di più o meno giovani maleducati che si divertono a distruggere. Ne ha pagato le spese l’area giochi di fronte allo Chalet Adriatico, dove sono stati piantati alcuni bastoni di legno nelle strutture dedicate ai bambini. Il tutto dimenticando e non considerando il rischio che proprio quest’ultimi possano ferirsi.

 

Serve una svolta decisiva della collettività, aumentare l’attenzione per far sì che questi disagi diminuiscano fino a scomparire del tutto.


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