«Il punto prelievi della palazzina ex Gil, nella zona di Campo Parignano ad Ascoli, è stato per anni una risorsa fondamentale per i nostri cittadini, soprattutto per gli anziani e per chi ha difficoltà a spostarsi. La sua chiusura prolungata è inaccettabile. Ha creato disagi evidenti per la popolazione e determinato un maggiore sovraccarico per il punto prelievi dell’ospedale», affermano i consiglieri comunali di Ascoli Bene Comune, Ascolto & Partecipazione e Partito Democratico, in una interrogazione al sindaco che sarà discussa nella seduta del Consiglio Comunale prevista per il prossimo 26 novembre.
Il punto prelievi, aperto nel 2013, è stato chiuso nel 2020 per l’emergenza sanitaria da Covid-19. La direzione, prima di Area Vasta 5 poi di Ast Ascoli, aveva assicurato che il servizio sarebbe stato ripristinato al termine della fase emergenziale.
«Tuttavia – scrivono Francesco Ameli, Gregorio Cappelli, Andrea Dominici, Marta Luzi, Manuela Marcucci, Emidio Nardini e Angelo Procaccini – a distanza di oltre tre anni, il presidio non è ancora stato riattivato, privando la cittadinanza, in particolare i residenti di Campo Parignano, Porta Cappuccina e del centro storico, di un servizio sanitario di prossimità fondamentale.
La salute di prossimità è un diritto per tutti, non un privilegio. Chiediamo al sindaco e all’Amministrazione comunale di intervenire con decisione per ottenere risposte dall’Ast per garantire una rapida riattivazione del servizi».
«Prima della chiusura – continuano i consiglieri di opposizione – la struttura della ex Gil garantiva un servizio efficace e capillare, contribuendo alla riduzione dei tempi di attesa e alla gestione ottimale dell’utenza, grazie alla presenza di due box e personale dedicato.
Non era solo un punto prelievi, ma un luogo accessibile e vicino ai cittadini, essenziale per promuovere anche programmi di prevenzione come gli screening oncologici. Non possiamo permetterci di lasciare questi servizi concentrati solo all’ospedale.
I Consiglieri firmatari chiedono al sindaco di chiarire quali passi siano stati intrapresi, per sollecitare l’Ast alla riapertura del presidio, e se siano in programma interlocuzioni con la direzione dell’Ast per comprendere i motivi del mancato ripristino del servizio.
Si chiede inoltre se il Comune abbia valutato interventi concreti, come la messa a disposizione di locali comunali, per facilitare una rapida riattivazione del punto prelievi».
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