«Vogliamo trasmettere la nostra più totale partecipazione e vicinanza da parte dell’amministrazione comunale e dell’intera cittadinanza amandolese a tutte le maestranze dello stabilimento Beko Europe di Comunanza che purtroppo, come evidenziato nel comunicato dell’azienda, ha confermato i timori della vigilia tracciando uno scenario tragico che contempla la possibile chiusura entro la fine del 2025 dello stabilimento di Comunanza compreso il licenziamento di 332 dipendenti».
È quanto si legge in una nota del sindaco di Amandola, appunto, Adolfo Marinangeli.
«Esprimiamo la nostra piena solidarietà e vicinanza alle lavoratrici ed ai lavoratori dello stabilimento Beko Europe di Comunanza e di tutto l’indotto come già abbiamo fatto immediatamente ieri sera a tutti i rappresentanti sindacali locali e regionali – continua -. Ci auspichiamo, come amministrazione, che si apra subito un tavolo nazionale di confronto tra le parti e vengano avviate con urgenza tutte le iniziativa di competenza, anche di carattere normativo, utile al mantenimento dei livelli occupazionali e produttivi dello stabilimento Beko Europe di Comunanza ed al suo auspicabile rilancio. Confermiamo fin d’ora la vicinanza e la fattiva partecipazione di tutta la città, del sindaco e dell’amministrazione a tutte le iniziative che possano essere ritenute utili e produttive per respingere questa ipotesi disastrosa per tutto l’entroterra piceno che sta già vivendo un periodo di difficile ripresa economica e strutturale. A tal fine abbiamo inserito all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale del 25 novembre la trattazione di questo importante punto e la redazione e successiva votazione di un documento, speriamo unitario, a favore della immediata risoluzione del problema».
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