Condivisione dell’energia prodotta localmente, minor dipendenza dai combustibili fossili, un approccio sostenibile e la potenziale riduzione delle bollette energetiche. Questi, insieme alla possibilità di accedere a incentivi fiscali e bonus per la cosiddetta “energia pulita” sono alcuni dei temi affrontati nell’incontro “Le potenzialità delle Cer”, organizzato nella sala consiliare di Ripatransone dalla Banca di Ripatransone e del Fermano, con il patrocinio del Comune di Ripatransone.
All’incontro, hanno partecipato il sindaco Alessandro Lucciarini De Vincenzi, il direttore della Banca di Ripatransone e del Fermano, Vito Verdecchia, gli imprenditori esperti in materia Giovanni Cimini, contitolare della Western Co. e Roberto Marcucci del Consorzio Quen.
«La creazione di una comunità energetica rinnovabile – dichiara Verdecchia – è di per sé una scelta responsabile per un futuro sostenibile, per dare concretezza all’idea di transizione ecologica. Però, per comuni di dimensioni ridotte è ancor di più un elemento di sviluppo sostenibile, economico e sociale. Abbiamo ascoltato i tanti vantaggi, che vanno dalla riduzione dei costi energetici alla convenienza economica, un tema che si lega al contrasto alla povertà energetica perché i prezzi calmierati proteggono le fasce meno abbienti delle popolazioni. La nostra banca ha voluto stimolare, con questo incontro, il dibattito su un argomento complesso e ancora probabilmente non troppo noto, ma che dà accesso a incentivi statali, semplificazioni amministrative ed ha un supporto normativo derivante dal recepimento delle direttive europee in materia: l’articolo due del nostro Statuto ci richiama ai principi dei benefici per la nostra collettività e alla mutualità, in questo progetto potremo senz’altro essere dei facilitatori».
«La riflessione ha messo in luce l’importanza di un’azione di tutta la collettività per un processo che ci avvicina alla transizione ecologica di cui tanto si parla – spiega Lucciarini De Vincenzi -. Una comunità energetica dà possibilità nuove sia ai cittadini sia alle attività che partecipano a questo tipo di intervento sul territorio. Ci sono già aziende interessate alla costituzione di una Cer, nella quale poi potranno subentrare anche altri soggetti che si rendessero disponibili per installare nei loro immobili queste tecnologie».
Adriano Maroni, consigliere Esg della Banca di Ripatransone e del Fermano, invece, aggiunge: «Siamo attivi da tempo su questi temi, non è un caso che siamo l’unica banca del gruppo ad avere un “consigliere Esg”. Il fatto che una Cer coinvolga l’intera comunità è uno dei motivi per cui la Banca di Ripatransone e del Fermano si è fatta promotrice dell’incontro e del progetto: abbiamo competenze di alto livello in tutte le filiali, per assistere cittadini e imprese sul tema della comunità energetica e questa è una leva importante per fare sviluppo in un territorio, Ripatransone, in cui vogliamo continuare a essere motore attivo della crescita e che si avvarrà di agevolazioni dedicate a tutti i Comuni con meno di cinquemila abitanti. Ritengo soddisfacente l’adesione della aziende: ne abbiamo già tre che hanno intenzione di fungere da prosumer, produrranno, consumeranno e gestiranno l’energia con degli impianti locali ai quali tutti potranno allacciarsi».
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