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Post sisma, inaugurato il Palazzo Comunale

MONTEPRANDONE - L’evento, caratterizzato da una cerimonia istituzionale e da uno spettacolo della Compagnia dei Folli, ha visto la partecipazione di autorità e cittadini
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Una festa piena di emozione e suggestione nella giornata di ieri, domenica 24 novembre, ha caratterizzato la riapertura del Palazzo Comunale. Interessato negli ultimi otto anni da lavori di restauro conservativo, consolidamento strutturale con miglioramento sismico, realizzazione dei nuovi impianti di efficientamento energetico ed abbattimento delle barriere architettoniche, l’edificio oggi è stato riportato al suo antico splendore. L’intervento è stato finanziato attraverso fondi per 1.700.000 euro, a cui si aggiungono 153.000 di fondi comunali per il restauro di mobili e l’acquisto di nuovi arredi per gli uffici.

Il taglio del nastro

 

La cerimonia è stata aperta dal sindaco Sergio Loggi, il quale nel suo saluto ha ricordato quei drammatici giorni di agosto e di ottobre 2016 e dichiarato: «Oggi il Palazzo Comunale di Monteprandone rinasce. Questo edificio è il simbolo della nostra storia e il luogo dove da sempre il Governo cittadino svolge la sua massima espressione, è il cuore pulsante del borgo storico. Con il ritorno alla sua piena funzionalità, possiamo finalmente guardare avanti, consapevoli delle difficoltà superate dopo il Sisma2016 e con il desiderio di costruire un futuro migliore per la nostra comunità. Per noi monteprandonesi, il restauro non è stato solo un intervento puramente tecnico, ma ha anche avuto un forte impatto emotivo per la lunga storia che il Palazzo racconta. Una narrazione che oggi è tornata visibile anche negli affreschi riscoperti al piano nobile e all’ultimo piano, dove un tempo era ospitato un pubblico teatro. Il nostro Palazzo Comunale – ha concluso Loggi – è, e resterà sempre, un punto di riferimento fondamentale per la vita politica, culturale e sociale di tutti i monteprandonesi».

I Folli in azione

 

«Si inaugura un immobile che rappresenta la storia di questo paese – ha dichiarato Albanoed è di estrema importanza restituire a un bene pubblico le funzioni che ha, mettendolo a disposizione della cittadinanza».

 

«Grazie ad un cambio di passo importante della ricostruzione, anche questo simbolo della comunità di Monteprandone torna a splendere. E’ un aspetto fondamentale quello di poter dare identità e fiducia alla comunità locale – ha spiegato il commissario Castelli -. Sottolineo la stretta e importante collaborazione tra struttura commissariale, sindaco Loggi, l’Usr e la Regione Marche con il presidente Francesco Acquaroli che continua a fornire risultati concreti sia a livello di ricostruzione privata che, come in questo caso, di opere pubbliche essenziali per la vita comunitaria. Questa è la strada giusta, dobbiamo continuare su questa via, senza sosta e con il massimo impegno per raggiungere questi ottimi risultati. Ricordo che il 98% delle  opere pubbliche che abbiamo finanziato è stato avviato».

«Quello che stiamo compiendo oggi è un atto simbolico di ricostruzione di una comunità che si vuole riappropriarsi della propria identità – ha aggiunto Antonini -. Non festeggiamo solo un recupero edilizio post sisma, ma restituiamo un luogo di vita politica e sociale ad una comunità che si è sentita ferita e che oggi finalmente torna a viverlo».

 

L’inaugurazione è proseguita con un suggestivo spettacolo della Compagnia dei Folli di Ascoli Piceno, liberamente tratto da alcuni episodi della storia di Monteprandone, messa in scena utilizzando le tecniche sceniche del teatro di strada, al termine del quale un trampoliere vestito da Cavalier Prandone (il leggendario cavaliere franco che a seguito di Carlo Magno, nel IX secolo, eresse un castello dal quale dominare la zona circostante, dal mare Adriatico ai monti Sibillini, appunto Monteprandone), ha simbolicamente consegnato la chiave del Municipio al sindaco.

Al termine della cerimonia le porte del Palazzo Comunale si sono aperte alla cittadinanza per un tour nei diversi piani dell’edificio. Hanno suscitato particolare interesse le decorazioni dei soffitti del primo piano e del loggiato, realizzate con maestria dal monteprandonese Silvio Vespasiani nel 1800, e gli affreschi all’ultimo piano, dove un tempo sorgeva un pubblico teatro, che raffigurano lo stemma di Monteprandone con i cinque colli, tutti decori di pregio tornati alla luce con i lavori di restauro.

 

Gli uffici comunali ospitati nel Palazzo Comunale sono gli uffici del sindaco, segretario generale, segreteria, personale, protocollo, ragioneria ed economato, tributi e giornalista.

Anche gli uffici prima ubicati in via Limbo (Urp, Ufficio stampa, Cultura e Turismo, Anagrafe Monteprandone e Servizi Sociali) verranno ospitati nel Municipio. Sarà, inoltre, attivato un presidio della Polizia Locale. A Palazzo Montani, sempre in piazza dell’Aquila, resteranno gli uffici tecnici (Lavori pubblici, Urbanistica e Ambiente). Mentre alla Delegazione comunale di Centobuchi rimarranno gli uffici Anagrafe ed Elettorale, Commercio, lo Sportello Informativo dei Servizi Sociali e gli Assistenti Sociali di Comune e Ambito Sociale Territoriale 21, gli Sportelli Tari PicenAmbiente, Immigrati, Spazio Ascolto Donne e il Comando della Polizia Locale.

Il Sindaco Loggi manterrà alcuni giorni in cui riceverà la cittadinanza alla Delegazione comunale di Centobuchi, previo appuntamento al numero 0735710924.


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