di Filippo Ferretti
L’inaugurazione è prevista domenica 1° dicembre, all’interno dell’allestimento del Villaggio di Natale in piazza Arringo, ma quest’anno l’appuntamento sembra essere non gradito, soprattutto a coloro che hanno a cuore la bellezza della città. Parliamo della Pista di Pattinaggio, ormai di casa nel cuore del capoluogo piceno dal dicembre del 2012, da sempre ubicata nell’area in cui si affacciano il Duomo e Palazzo Comunale sino al 6 gennaio.
L’impianto, che sin dall’inizio ha avuto lo scopo di attrarre i giovani in centro nel periodo delle festività, stavolta ha incontrato un vero esercito di detrattori. Il motivo è dettato dal fatto che una delle due fontane che caratterizzano piazza Arringo, stavolta, sarà inglobata all’interno della pista. Una decisione dettata dalla necessità di allontanare l’impianto dalla postazione precedente, per evitare il baccano che ogni anno accompagnava tutto il periodo delle feste, creando non poche difficoltà ai frequentatori delle funzioni e ai visitatori della Cattedrale.
Tuttavia, la decisione di lasciare la fontana al centro della pista di ghiaccio non sembra allontanare le polemiche. Cittadini, turisti e rappresentanti di associazioni ambientaliste, culturali e sociali sono attualmente sul piede di guerra, nonostante chi organizza il Villaggio di Natale cerchi di rassicurare tutti promettendo di tutelare il bene artistico mediante una bassa barriera in legno in grado di impedire al pubblico di andarci a sbattere contro.
«Tutto ciò non sembra assolutamente in regola con la valorizzazione del patrimonio artistico della città», esordisce Gaetano Rinaldi di “Italia Nostra”, preoccupato per le sorti di un monumento che in mezzo alla folla di partecipanti scatenati alla fine non potrà essere risparmiato.
«Credo esistano tanti altri slarghi cittadini dove non arrecare danni di alcun tipo», aggiunge Alessandra Stipa del Fai, temendo che un simile provvedimento impedirà ai turisti in visita alla città per Natale di poter fotografare le due fontane. In realtà, una delle due costruzioni, realizzate con vasca ellittica con sculture firmate un secolo e mezzo fa dall’artista Giorgio Paci, era già stata danneggiata diversi anni fa. Questo per far capire la fragilità del travertino con cui sono costruite.
«Profondamente contrari a fare di questo bene artistico uno “spartitraffico” per centinaia di giovani con i pattini», aggiunge Paolo Prezzavento di “Legambiente”, ricordando che i pezzi della costruzione rovinata sono ancora dentro l’acqua dopo tanto tempo, senza essere stati mai rimessi al loro posto. Insomma, tutti in coro a urlare la propria contrarietà al nuovo volto di una pista che quest’anno sarà particolarmente protagonista grazie alla presenza di un arco luminoso.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati