Una donna di Ascoli è stata condannata a 8 mesi di reclusione dal giudice del tribunale di Ascoli Angela Miccoli. Era imputata di procurato allarme e indebita falsificazione e utilizzo di strumenti di pagamento diversi dai contanti. I fatti risalgono all’8 luglio 2021, quando in un condominio di Folignano si verificò un episodio che coinvolse la donna e il suo fidanzato. L’accusa aveva chiesto una condanna a un anno e due mesi di reclusione.
Quel giorno, un uomo chiamò il numero d’emergenza dopo aver ricevuto su WhatsApp una foto inquietante inviata dalla fidanzata: l’immagine mostrava un polso apparentemente insanguinato, facendo temere un possibile gesto autolesionistico. Immediatamente, i sanitari del 118 ei carabinieri si recarono presso l’abitazione della donna. Tuttavia, al loro arrivo, la donna non era in casa. Tornò poco dopo, spiegando di essere stata in farmacia.
Quando le venne chiesto di mostrare i polsi, risultò evidente che non c’era alcuna ferita. Di fronte alle forze dell’ordine, la donna ammise di aver simulato il ferimento per attirare l’attenzione del fidanzato, con cui aveva avuto un litigio nei giorni precedenti. Quest’ultimo, infatti, l’aveva accusata di aver rubato oro e denaro alla madre.
I carabinieri ascoltarono anche l’uomo, che denunciò la fidanzata per aver sottratto la carta di credito della madre e prelevato indebitamente 1.800 euro. La donna è stata difesa dall’avvocato Umberto Gramenzi.
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