Si è conclusa in parte la vicenda giudiziaria che ha coinvolto cinque tifosi della Sambenedettese, accusati per gli eventi verificatisi il 5 marzo 2023 presso lo stadio Riviera delle Palme. Durante quella giornata, un gruppo di ultras aveva inscenato una protesta per impedire alla squadra rossoblù di disputare la partita di Serie D contro il Porto D’Ascoli.
Tra gli imputati, M.S., 35 anni, difeso dall’avvocato Maurizio Cacaci, è stato assolto “per non aver commesso il fatto”. Gli altri imputati hanno invece optato per la richiesta di messa alla prova.
I disordini erano iniziati quando gli ultras avevano occupato la strada adiacente allo stadio, bloccando il pullman della squadra e le auto della polizia incaricate della scorta. La protesta si era intensificata con il posizionamento di ostacoli, come una bobina di legno e una transenna, e con il lancio di petardi, bombe carta e una pietra che aveva colpito il bus della squadra. Gli ultras avevano inoltre intonato cori intimidatori contro i giocatori, urlando minacce come: “Se giocate vi ammazziamo“.
La situazione era stata riportata sotto controllo grazie all’intervento delle forze dell’ordine, consentendo il regolare svolgimento della partita.
Agli imputati erano stati contestati i reati di tentata violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale, per essersi opposti all’operato della Polizia di Stato quel giorno. La vicenda giudiziaria prosegue per gli imputati che hanno richiesto la messa alla prova.
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