Un uomo di 40 anni di Acquasanta è stato condannato dal tribunale di Ascoli per il reato di circonvenzione di incapacità. Difeso dall’avvocato Rita Occhiochiuso, l’imputato era accusato di aver approfittato dello stato di fragilità psicologica di una donna in due distinti episodi, contestati dalla Procura. La pubblica accusa aveva richiesto una pena di un anno e due mesi di reclusione, ma il giudice ha emesso una condanna più lieve: dieci mesi di reclusione e 300 euro di multa, pena convertita in lavori di pubblica utilità.
Il primo episodio risale al 26 febbraio 2020. L’uomo avrebbe indotto la vittima, una donna con problemi psicologici, a sottoscrivere un contratto per la fornitura di gas e luce relativo a un immobile situazione ad Acquasanta, nonostante la donna non avesse mai abitato. Questa azione ha causato un danno economico alla parte offesa, in quanto l’amministratore di sostegno della donna ha dovuto versare 500 euro per il contratto.
Il secondo episodio è avvenuto il 16 novembre 2019. L’uomo si sarebbe fatto consegnare un assegno dalla stessa donna, emesso su un conto corrente presso una banca di Acquasanta. Tuttavia, l’intervento tempestivo dei carabinieri della stazione locale ha impedito che l’assegno fosse incassato. I militari hanno contattato l’imputato, convincendolo a restituire il titolo alla vittima. Quest’ultima, costituitasi parte civile nel processo, è stata assistita dall’avvocato Mario Mariani.
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