SEMPRINI 6,5 Pronto sul tiro di D’Egidio, l’unica vera occasione per gli ospiti, reattivo su un colpo di testa “telefonato” di Galesio, colpito a sorpresa dalla strana traiettoria del traversone di Pietrantonio che porta all’autorete di Candellori.
ZOBOLETTI 6,5 Solo elogi per questo ragazzo. Non giocava da mesi, arrivato alla Samb venerdì le assenze lo hanno costretto a scendere in campo dal primo minuto e ha blindato in entrambe le partite la corsia di destra, tentando anche di appoggiare l’azione offensiva specie nel secondo tempo.
ZINI 7 Conferma le sue doti da gladiatore e non fa ricordare che la Samb è senza un certo Pezzola. Quando c’è da mettere chili e centimetri e orgoglio, lui c’è in ogni parte del campo.
GENNARI 7 Ogni domenica i suoi corpo a corpo con gli attaccanti sono uno spettacolo e davanti aveva un certo Galesio che è uno dei migliori del girone. Lo marca in ogni modo, con grande animosità. Capitano in assenza di Eusepi, meritato.
ORFANO 6,5 Dimostra che la partita di Sora è un episodio dovuto al suo stato di forma. Torna quello che abbiamo ammirato, corre come un ossesso, velocissimo nei contropiede e offre a Fabbrini la sponda giusta per i suoi accentramenti.
GUADALUPI 7,5 La “bomba” con la quale segna il suo secondo gol in rossoblù è la ciliegina sulla solita partita di grande ordine e intelligenza. E subito dopo è suo il lancio per Lonardo dal quale scaturisce il raddoppio.
CANDELLORI 7,5 Facciamo finta che non abbia commesso il piccolo errore sull’autorete, perché ha diritto anche lui di non essere perfetto. Schierato mezzala, è come sempre dappertutto e anche nell’azione dell’1-0, quando un suo strappo feroce travolge il centrocampo ospite prima del servizio a Fabbrini.
TATARANNI 6,5 E bravo il “Tata”! Non era facile scendere in campo davanti a 6 mila spettatori, lui corre e gioca con intelligenza senza strafare e senza commettere errori. Va anche vicino alla rete con una conclusione dalla distanza che dimostra anche le sue doti tecniche.
KERJOTA 7,5 Quinto gol con la Samb, nel primo tempo i pericoli per il Teramo arrivano quasi tutti da sue accelerate, nella ripresa quando si accende mette alle strette i biancorossi. Avanti così.
FABBRINI 7 Finalmente! Dopo la sfortunata stagione scorsa, quest’anno aveva disputato solo spezzoni di partita ma gli era mancato sempre qualcosa per essere decisivo. Stavolta nella sua classica incursione in area dalla sinistra, complice un doppio passo da maestro, indovina l’assist vincente per Guadalupi e entra di diritto tra i protagonisti della stagione.
LONARDO 7 Per la prima volta centravanti senza la sponda di Eusepi, nella prima frazione sfiora la rete in due occasioni ma cresce col passare dei minuti fino a fornire l’assist a Kerjota, anche se il Teramo reclama di un suo tocco ai danni dell’avversario.
BATTISTA 6,5 Per un volta entra fresco ma non è ovviamente una bocciatura, anzi il suo apporto nel finale è decisivo per il possesso palla, i rientri in difesa e i tanti falli che subisce e che riempiono di ammonizioni gli avversari, oltre a interrompere il gioco in una fase cruciale dell’incontro.
LULLI 6,5 Nel finale la partita è una corrida e uno come lui ci va a nozze, fa pesare esperienza e stazza come un’acqua santa contro cui i “diavoli” non possono nulla.
MORETTI s.v. Pochi minuti ma con grande gagliardia, gioca col contagocce ma siamo sicuri che un altro attaccante al suo posto non creerebbe problemi?
PALLADINI 8 La vittoria può sembrare facile ma i rossoblù giocavano in partenza con 5 under e molte incognite: la prima senza Eusepi, la prima senza Orsini e con Tataranni. Ma davvero domenica dopo domenica la squadra sta prendendo le sembianze concrete del suo allenatore, al quale pure piacerà il bel gioco offensivo (il 4-2-3-1 abituale lo conferma) ma che nelle situazioni difficili esige prima di tutto la concretezza. Dispiaciuto per lo strano gol subito che poteva compromettere il finale, nelle ultime otto partite la Samb ha subito solo due reti, entrambe su autogol. Ora serve un vero gestore della rosa a livello psicologico, a +6 a nessuno deve girare la testa perché il campionato è tutt’altro che concluso, guai a pensarlo.
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