di Lino Manni
Nel giorno dell’accensione delle luminarie in città si accende anche l’Ascoli.
“Seconda stella a destra questo è il cammino e poi dritto fino… alla vittoria”, parafrasando la canzone una nota canzone di Edoardo Bennato. Ma l’Ascoli c’è e l’isola, ovvero la vittoria, l’ha trovata. Certo, da come è iniziata la partita pensavo che ancora una volta fossero i pirati (la Torres) a portare via il tesoro (i 3 punti). Subito l’amnesia di Tavcar e rigore per i padroni di casa. Dal dischetto sbaglia Diakite che tira sul palo e sulla respinta, Zecca, fa ancora peggio. Ma con quel cognome cosa vuoi pretendere. Un po’ di fortuna ci vuole.
Per una ventina di minuti si soffre: il rischio di prendere gol è reale. Poi emerge Andrea Silipo, da non confondere con Fausto Silipo, terzino destro del Catanzaro anni ’80, bravo nei calci piazzati. Il nostro Silipo è tutto mancino e con un sinistro chirurgico ha portato in vantaggio il Picchio. Posso rilassarmi sul divano.
Nella ripresa mi aspetto la reazione della Torres che in realtà c’è stata ma in modo molto ma molto confusionaria e approssimativa. In ripartenza l’Ascoli è andata a nozze. I bianconeri sciupano diverse occasioni con Corazza e lo stesso Silipo che però poi trova il gol del raddoppio. Penso che i giochi siano fatti. Corazza addirittura si permette di sbagliare un calcio di rigore ma ci può stare.
Emozioni finite? Neanche per sogno. La Torres dimezza lo svantaggio e riapre la partita. Ma è un fuoco di paglia. Un raptus da killer colpisce Mastinu che si esibisce in un colpo di taekwondo sul malcapitato D’Uffizi e il cartellino rosso è inevitabile. L’Ascoli di mister Di Carlo con il vantaggio numerico in campo chiude tutti i varchi portandosi via i tre punti dall’isola del tesoro.
Al triplice fischio i circa 65 tifosi bianconeri presenti al “Sanna” hanno osannato i giocatori in campo e contestato, come da rituale, il patron Pulcinelli e la dirigenza. I tifosi presenti sono ripartiti con l’aereo mentre il patron, attraverso i social, ha promesso più posti sul carro.
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