Maxi truffa da 26,5 milioni ai danni di risparmiatori, in 14 a processo

E’ in corso davanti al Tribunale di Roma un processo che riguarda una maxi truffa da 26,5 milioni di euro ai danni di un centinaio di risparmiatori, emersa da indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Ascoli su 9 società italiane ed estere.

Tra i 14 imputati, quattro soggetti gravitano tra Ascoli e San Benedetto: una donna di 46 anni e tre uomini di 71, 44 e 48 anni, difesi dagli avvocati Mario Ciafrè e Massimiliano Vitale. L’inchiesta, avviata dalla Procura di Ascoli e trasferita a Roma per competenza, ha portato alla denuncia di 9 persone per truffa aggravata e abusivismo finanziario.

L’avvocato Mario Ciafrè

Le società coinvolte avevano sedi a Roma, Catania, Ascoli, San Benedetto e in Paesi come Stati Uniti, Repubblica Dominicana, Nuova Zelanda e Austria. Attraverso il promotore, hanno raccolto abusivamente denaro tra il 2015 e il 2019, senza autorizzazioni, promettendo rendimenti mai corrisposti. Solo metà dei capitali è stata rimborsata simulando guadagni. I risparmiatori, provenienti da varie regioni italiane, sono diventati parti civili nel processo. Sono 90 le persone che si sono costituite parte civile.

L’operazione “Santo Domingo” ha portato al sequestro di beni per 4 milioni di euro, tra cui immobili, terreni, conti, gioielli e veicoli. I reati contestati includono truffa e abusivismo finanziario. Gli imputati, prevalentemente amministratori delle società coinvolte, operavano in settori come consulenza logistica e commercio all’ingrosso di prodotti alimentari. Le indagini hanno ricostruito un meccanismo in cui il denaro raccolto dai risparmiatori veniva trattato dalla società senza restituzione di interessi o capitale.