di Pier Paolo Flammini
In due domeniche un “allungo” che fa male a tutte le dirette inseguitrici: da + 2 a +6, con il solo Atletico Ascoli che resiste grazie al pareggio in extremis contro la Vigor Senigallia, e il trio di abruzzesi molto agguerrite, L’Aquila, Chieti e Teramo, finite a +7. E soprattutto, scacciati i fantasmi dicembrini di un anno fa quando la Samb, da +5 e da imbattuta, venne sconfitta a Campobasso per avviare una rapida discesa e perdere sia il titolo platonico di regina d’inverno sia le speranze di concorrere al primo posto con varie domeniche di anticipo.
Stavolta la quattordicesima ha detto Samb, e in maniera meritata considerando la differenza tra le occasioni create. Il Teramo ha reclamato su un paio di episodi, altrettanto la Samb (il gol annullato a Lonardo è parso senza spiegazioni, mentre invece non sembra esserci alcun fallo di Lonardo in occasione del raddoppio di Kerjota), ma soprattutto i rossoblù hanno fatto proprio uno scontro diretto nel momento più difficile, con una formazione rivoluzionata a causa delle assenze.
Sbaglia ovviamente chi crede che il campionato sia concluso: con questo vantaggio non lo sarebbe neppure a quattro giornate dal termine, figuriamoci a 20. Però è un passaggio importante che consentirà a squadra e società di muoversi nella maniera migliore in questo fine 2024, quando, nell’ordine, la Samb farà visita a Termoli e Civitanovese mentre in casa è attesa la Fermana il 15 dicembre.
Le tante assenze e la prova di forza di una squadra imperniata su un nucleo difensivo forte e un centrocampo tostissimo impersonificato dalla grinta di Candellori non devono distogliere l’attenzione né illudere: la partita ha dimostrato che occorre trovare un 2006 di qualità perché il solo Tataranni non può sopportare l’intero peso in caso di assenza di Orsini, ed eventualmente un attaccante che possa avvicendarsi con Eusepi. In questo girone, ad esempio, ci sono attaccanti 2006 di valore come Ferrari (Avezzano, 2 gol) o anche 2005 per fare “coppia” con Lonardo (Sardo, Fermana, 3 gol).
Da valutare infatti la situazione di Moretti: attaccante che sta giocando pochissimo, ieri bloccato oltre che dall’assenza di un terzo punteros di riserva anche dall’obbligo di schierare Tataranni e quindi di restare bloccati al 4-3-3 anziché 4-2-3-1. L’attaccante abruzzese ha espresso la volontà di rimanere ma non riuscire a collezionare presenze sostanziali se non gli scampoli dei minuti di recupero è un punto di riflessione, per lui e la società. Ecco comunque, a prescindere da Moretti, l’esigenza di cercare un altro attaccante: nelle scorse settimane si sono fatti i nomi di Camilli (Roma City) e il ritorno di fiamma per Sbaffo, al momento però infortunato (Recanatese).
Fatto sta che la partita di domenica prossima a Termoli si preannuncia importantissima, anche per gli “scherzi” del calendario: scontri diretti incrociati tra le quattro inseguitrici, Chieti-L’Aquila e Teramo-Atletico Ascoli. Chiaro che se la Samb dovesse centrare il poker di vittorie (cosa mai riuscita negli ultimi campionati di D) darebbe un segnale di forza e se dagli altri campi dovessero giungere risultati favorevoli ai rossoblù “l’allungo” rischierebbe di farsi consistente. Ma queste sono ipotesi che si possono fare a livello giornalistico ma non devono rilasciare in alcun modo la squadra.
Anche perché i recenti infortuni hanno costretto Kerjota e compagni a cambiare volto rispetto alla squadra travolgente di metà girone di andata: ora la formazione è veramente palladiniana, come dimostra il primo gol, grazie a uno strappo in ripartenza di Candellori che determina l’uno contro uno di Fabbrini e poi la densità in area, sull’assist, con Lonardo, Candellori, Kerjota e Guadalupi, pronto per il tiro vincente.
Senza dimenticare che nel girone di ritorno sono previste trasferte terribili, specie da eventuale capolista, a L’Aquila, Ancona, Teramo.
Anche se in questa fase occorre davvero non mollare la presa: L’Aquila ha già esonerato un allenatore e il presidente Russo ha dovuto diffondere qualche settimana fa uno strano comunicato circa le proprie interferenze con l’area tecnica; notizia odierna è l’esonero dell’allenatore Ignoffo da Chieti con il subentro di Amaolo, ex Pineto, e un clima non proprio idilliaco dalle parti della formazione neroverde. Anche le reazioni del Teramo dopo la sconfitta manifestano un certo nervosismo che non sempre rientra facilmente.
Inoltre a Termoli la situazione è molto confusa: contro la Fermana i molisani non hanno portato neanche i giocatori per riempire la panchina e dal Molise rimbalza la notizia che il presidente Montaquila abbia deciso di riconsegnare la società al sindaco. Domenica prossima inoltre il Termoli sarà privo del forte attaccante centrale Puntoriere (2 gol e 3 assist in 11 partite per lui), espulso a Fermo.
Saranno 215 i biglietti riservati ai tifosi della Samb: 115 del settore ospiti e altri 100 della tribuna laterale.
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