La venerazione per Santa Barbara lega le Capitanerie di porto alla Marina Militare Italiana. Anche quest’anno, presso la Capitaneria di porto di San Benedetto, il comandante Alessandra Di Maglio ha presieduto la solenne cerimonia dell’alzabandiera, con la quale si è dato inizio ai festeggiamenti in onore della patrona nella giornata del 4 dicembre.
Dopo la lettura dei messaggi augurali pervenuti dalle più alte cariche dello Stato, il comandante ha voluto dedicare un momento per far giungere al suo “equipaggio” il proprio personale apprezzamento per quanto dimostrato: «Sono fiera di essere il vostro comandante. L’onorare il tricolore, il servire con status militare, il vestire una uniforme, l’ispirarsi allo ad un luminoso patrimonio di valori e tradizioni muove il nostro agire quotidiano. Ed oggi, partendo proprio dalla consapevolezza di questi valori, la nostra Guardia Costiera vuole continuare ad offrire un solido punto di riferimento per il cluster marittimo e portuale. Tutti noi rappresentiamo il “baricentro” della vita portuale, la “banchina” dove ogni operatore, ogni pescatore, ogni cittadino sa che troverà competenze, professionalità, impegno e passione».
La celebrazione è poi continuata, alla presenza delle massime autorità civili e militari della provincia di Ascoli e della città di San Benedetto, insieme ai rappresentanti della marineria sambenedettese, presso la Basilica Cattedrale Santa Maria della Marina, con la messa officiata dal vescovo Gianpiero Palmieri.
Come da tradizione, al termine della celebrazione eucaristica la Di Maglio ha tracciato un bilancio del 2024: «Sono consapevole che anche grazie al nostro contributo, a quell’insieme di funzioni amministrative legate al “sistema mare” che le donne e degli uomini alle mie dipendenze esercitano ogni giorno, la portualità sambenedettese riesce ad esprimere le proprie potenzialità. Ed alle tradizionali responsabilità sugli “usi civili e produttivi del mare”, si affianca lo sforzo inedito cui la Guardia Costiera è chiamata a far fronte per il soccorso in mare a migliaia di persone in pericolo di perdersi. Un impegno gravoso, cui teniamo fede anche corrispondendo a quel principio non scritto che risiede nell’animo di ogni marinaio: prestare aiuto a chiunque rischi di perdere la propria vita in mare. Un principio che è segno e baluardo distintivo di civiltà».
Nella suggestiva cornice della Basilica, a conferire ulteriore lustro alla cerimonia, l’opera realizzata per la celebrazione in onore di Santa Barbara da parte del maestro di Ripatransone Mario Vespasiani.
«Mi sono concentrato sulla salvaguardia della vita umana e marina –ha spiegato -. La motovedetta pattuglia dall’alto sulla sicurezza della navigazione e sulla tutela dell’ecosistema marino, oltre che su tutto ciò che il mare protegge: la nostra storia».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati