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Morte Amatucci, parla il fratello: «Stava benissimo, non so cosa sia successo»

ASCOLI - La morte potrebbe essere conseguenza di una vecchia cicatrice che si è improvvisamente riaperta, causando la copiosa perdita di sangue
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E’ stata messa a disposizione della Procura la salma di Silvio Amatucci, il 53enne morto oggi, 5 dicembre, a seguito di una grave emorragia all’interno della sua abitazione in via Pesaro ad Ascoli, dove hanno compiuto accertamenti gli agenti della polizia scientifica e della squadra mobile della Questura di Ascoli. La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale Mazzoni.

 

Silvio Amatucci

 

I primi accertamenti hanno escluso un’azione violenta. Al momento della crisi Silvio Amatucci era in casa con l’anziana madre che, vedendolo a terra in mezzo a tanto sangue, ha telefonato allarmata all’altro figlio convivente che era uscito poco prima per una commissione.

 

Francesco Amatucci

 

«Mi sono precipitato a casa e ho visto mio fratello a terra, sanguinante. Abbiamo chiamato i soccorsi, ma non c’è stato nulla da fare» racconta Francesco Amatucci, fratello della vittima.

 

«Silvio stava benissimo, non so cosa sia successo, anche se potrebbe essere accaduto che si sia riaperta una delle due cicatrici che aveva all’inguine e si sia scatenata l’emorragia. Non c’erano oggetti appuntiti vicino a lui o altro del genere. In ogni caso – aggiunge – mi hanno detto che verrà fatta l’autopsia per chiarire come sono andate le cose».

 

Silvio Amatucci era conosciuto in città anche per essere un grande tifoso dell’Ascoli Calcio, così come il fratello Francesco, per anni fra i leader della curva sud bianconera.

 


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