di Lino Manni
A scaldare una fredda serata di dicembre ci pensa…l’Ascoli. Tutti questi gol, cinque in una partita, quest’anno non li avevo mai visti. La partita con il Sestri Levante mi è subito sembrata come una strada a senso unico.
Il primo pensiero, non certo gentile, dei tifosi della curva è per il patron; lo striscione dei tifosi liguri (una ventina in tutto) mi ha fatto preoccupare per la scritta: Gruppo Migliori. Ho pensato subito ad un furto di olive. Concorrenza impossibile: quella ascolana è Dop. Netta la differenza tra i bianconeri e un avversario misto rossoblù.
Nel primo tempo Marsura è immarcabile. Solo con interventi rudi si ferma il bianconero che protesta e litiga con l’arbitro che spesso lascia correre ma che trova l’occasione anche per ammonirlo. In Serie C quelli con i piedi buoni non sono tutelati. Varone non si risparmia mentre Silipo non riesce a caricare il suo sinistro ma è sempre una spina nel fianco della retroguardia del Sestri. Bando è sempre illuminante nei passaggi e anche Tremolada aumenta i chilometri (in campo). Il gol non arriva ma è nell’aria. Il primo tempo si chiude senza reti e tutto è rinviato ai secondi quarantacinque minuti di gioco.
Nella ripresa la musica non cambia. Ad aprire la goleada della serata ci pensa Marsura con un gol a giro che si vede solo nelle categorie superiori. La terza vittoria consecutiva porta la firma del sempre più “rabbioso” Varone e del cinico Corazza che quando prende palla la mette sempre dentro. Per il Sestri Levante è “Notte fonda” come il libro di Paolo Bonolis. Un libro spiazzante, prevedibile nell’imprevedibilità e imprevedibile nella prevedibilità. Insomma come l’Ascoli di questi primi tre mesi di campionato.
Il Sestri Levante mette dentro Raggio Garibaldi Silvano, un probabile discendente di Giuseppe, ma la spedizione non va in porto. Un gol gli ospiti lo segnano e porta la firma di un ex, Clemenza, irriconoscibile con il codino, che non esulta. Insomma l’Ascoli targato Di Carlo sembra aver trovato la via giusta. Più che via speriamo che abbia trovato la strada giusta. Già la strada deve essere bene asfaltata, con meno curve possibili e senza buche. Se ci deve transitare il carro è bene evitare insidie e pericoli perché qualcuno potrebbe cadere e farsi male.
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