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Termoli-Samb 1-2: rossoblù in vetta a +7 con rimonta di Moretti e Zini nella partita più strana

SERIE D - Dopo le tante incertezze alla vigilia, squadra morbida nel primo tempo e poi addirittura in svantaggio a inizio ripresa, poi riesce a vincere con rete finale al 92'. Solo L'Aquila tiene botta, affonda il Chieti, perdono terreno Atletico Ascoli, Teramo e Ancona
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Federico Moretti

 

di Pier Paolo Flammini

 

La partita con l’attesa più strana dell’anno non tradisce le attese e alla fine il copione è dei più imprevedibili in tutto e per tutto. Alla fine la Samb vince con un gol nel recupero, e mette in cantiere un +7 pesantissimo in classifica: a tenere testa ai rossoblù solo L’Aquila che passa a Chieti, con i teatini che affondano a -10, mentre Teramo e Atletico Ascoli pareggiano e sono adesso a -9 e -8. Campionato tutt’altro che finito, come dimostra la partita odierna, pur con un Termoli in condizioni disastrate ma le tante assenze hanno pesato molto anche nella Samb che, soprattutto, ha pagato un avvio di gara rallentato e poco peso a centro attacco in una gara che, con il possesso palla vicino al 90%, ha visto i padroni di casa schiacciati in difesa a difesa del pareggio.

 

Termoli alla fine in campo, ma si è giocato a porte chiuse per l’impossibilità della società di casa di avviare la vendita dei biglietti e garantire il servizio di sicurezza. Il Termoli gioca con sette “under”, di cui due nati nel 2007, due nel 2006, uno nel 2005 e uno nel 2004; diciassette gli elementi tra campo e panchina. Non che la Samb se la passi meglio: gli under in campo sono 5 (il regolamento ne impone 3) senza gli infortunati Orsini, Pezzola, Paolini, Baldassi ed Eusepi Palladini si affida alla stessa squadra vittoriosa contro il Teramo, e alla stessa panchina, con Semprini in porta, Zoboletti e Orfano terzini, Gennari e Zini a centro difesa, l’under Tataranni, Candellori e Guadalupi a centrocampo, Kerjota e Fabbrini esterni d’attacco e Lonardo centravanti.

 

L’avvio fa capire subito che tipo di partita – poi sarà così tutto il primo tempo – si prevede: Samb tutta all’attacco, Termoli chiuso in area di rigore, possesso palla estenuante che attiva soprattutto Fabbrini e Orfano a sinistra ma oltre gli 8 calci d’angolo (a uno, proprio in apertura) accade ben poco. Soltanto un tiro in porta, di Kerjota pescato da Guadalupi: l’albanese si trova defilato sulla destra ma calcia forte di sinistro con Palumbo che cambia. Insomma una Samb che sembrava attendere il momento di colpire ma alla fine l’area di rigore intasata non ha consentito di andare mai alla conclusione con pericolosità. Si segnala, nella prima frazione, solo un cross da destra sul quale Candellori non arriva alla deviazione quasi sulla linea.

 

Nella ripresa Palladini corre subito ai ripari e cerca di supplire alla carenza evidenziata: inutile avere la palla se l’unico centravanti si trova imbrigliato tra tre o quattro avversari, entra così Moretti per Lonardo, modulo 4-2-4 con Tataranni terzino destro. Eppure accade l’imprevedibile: al 5′ punizione dalla trequarti per i padroni di casa, Semprini ribatte una prima forte conclusione dalla mischia ma la palla arriva proprio sui piedi di Ricci che impatta la sfera di prima e insacca in rete. 

 

Sembra una partita stregata considerando che il gol arriva da quella che non solo è la prima conclusione, ma anche il primo “affaccio” in area rossoblù (e sostanzialmente sarà così fino alla fine). Un po’ il gol, un po’ forse la strigliata di Palladini negli spogliatoi, comunque sortiscono l’effetto di vedere una Samb diversa, molto confusa ma più volitiva rispetto al primo tempo. Dopo un colpo di testa di Lonardo, dal 10′ la Samb inizia a martellare, con Kerjota che si rende pericoloso. Al 17′ entra Battista per Orfano, la Samb passa al 3-3-4, con Fabbrini che gioca come mezzala offensiva in appoggio al nuovo entrato.

 

Al 18′ così Moretti pareggia: ennesimo corner di Kerjota, Moretti sul primo palo è bravissimo a spizzare di testa e infilare sul secondo palo, in una traiettoria alla fine non molto diversa rispetto all’autogol di Moretti nella sfortunata partita contro l’Avezzano, ma a porta invertita buon per lui. Primo gol in campionato con la maglia della Samb, secondo dopo quello di Coppa contro la Vigor Senigallia. Non segnava in campionato da quasi due anni, con la maglia dell’Ancona.

 

Il pareggio quanto meno dà alla Samb la spinta di provarci, seppur senza grande lucidità sotto porta. Al 21′ su ennesimo cross dal fondo di Fabbrini Lonardo di testa viene bloccato da Palumbo, poi sulla palla si avventa Kerjota ma la conclusione termina fuori vicinissima al palo. Al 29′ punizione da posizione angolata di Guadalupi, con Palumbo che respinge coi pugni, quindi al 32′ Kerjota riceve da Battista un calcio di punizione battuto a sorpresa ma la sua conclusione esce di pochissimo a lato.

 

Al 34′ Guadalupi va al tiro dal limite ma Palumbo, il migliore in campo, blocca a terra. Il finale vede la Samb tutta all’offensiva, con D’Eramo al posto di Fabbrini per dare più equilibrio e forze fresche a centrocampo. Al 45′ Lonardo, in giornata negativa, tutto solo alza di testa un invitante cross dalla trequarti di Kerjota, un minuto dopo è Kerjota che sembra prossimo a segnare ma il suo tiro a botta sicura viene “parato” da un difensore in tutto. Ennesimo angolo sui cui sviluppi arriva il gol della vittoria: al 47′ va al traversone dalla sinistra D’Eramo, palla lunga sul secondo palo dove c’è Zini che si muove come un vero centravanti: stop di petto, palla fatta rimbalzare poi destro potentissimo sul “sette” opposto per l’1-2.

 

Vittoria strana, meritata per il numero di occasioni ma che ha visto la Samb troppo morbida in avvio, probabilmente pagando l’idea che gli avversari sarebbero facilmente crollati. Ora il vantaggio è cospicuo ma occorre recuperare gli infortunati e puntellare la panchina con un classe 2006 imprescindibile e un vice-Eusepi in grado di far da punto di riferimento offensivo.



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