Due anni di reclusione con la sospensione della pena. Questa la sentenza emessa dal tribunale di Roma a carico di Tiziano Lovisolo, il 24enne di Monteprandone arrestato il 5 ottobre scorso con l’accusa di lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficialedurante la manifestazione in favore della Palestina a piazzale Ostiense a Roma.
Contestualmente alla sentenza emessa al termine del processo celebrato con rito abbreviato, i giudici capitolini hanno revocato gli arresti domiciliari a cui Lovisolo era sottoposto; per cui da oggi è un uomo libero.
Il giovane era a Roma, in Zona Piramide, per la manifestazione a sostegno della causa palestinese. Un ritrovo (organizzato senza il “nulla-osta” dalle autorità di pubblica sicurezza) partito inizialmente in modo pacifico e poi sfociato nel caos. Il giovane ha riferito di essere stato travolto dalla calca, smentendo di far parte di gruppi organizzati. La polizia, al contrario, ritiene che Lovisolo sia un elemento della galassia anarchica e che, incappucciato, abbia attaccato un agente, ferendolo.
Durante il processo si è difeso dicendo che «quando ho visto che la situazione stava degenerando ho tentato di uscire dalla manifestazione, ma i varchi erano chiusi. Quindi mi sono trovato nei tafferugli e sono stato anche malmenato dalle forze dell’ordine ma non ho aggredito nessuno».
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