«Le Marche sono di fronte a una crisi senza precedenti, travolte da emergenze che il governo nazionale e regionale stanno dimostrando di non saper affrontare. La crisi industriale, il declino imprenditoriale e i tagli agli atenei stanno compromettendo il futuro della nostra regione, mentre i lavoratori ricevono solo porte in faccia da chi dovrebbe proteggerli».
La segretaria regionale del Pd Chantal Bomprezzi denuncia con forza «l’immobilismo e l’incapacità della filiera delle destre al governo», anche alle luce dei dati sull’imprenditoria, che vedono la nostra regione ultima in Italia da 25 mesi consecutivi per saldo mensile negativo del numero di imprese, come mostrato dai dati della Camera di Commercio. In pratica nelle Marche chiude battenti un’azienda ogni mezz’ora, stando alle associazioni di categoria. Oltre 14.700 imprese perse da ottobre 2021, un declino cinque volte più rapido rispetto alla media nazionale
«Le Marche sono oggi una regione in ginocchio – attacca Bomprezzi –. Le famiglie vivono in una condizione di povertà diffusa, la sanità pubblica è al collasso, le imprese chiudono a ritmi mai visti e i lavoratori, come quelli della Beko Europe, vengono abbandonati. Il ministero dello Sviluppo ieri non ha fatto altro che lavarsene le mani, rimandando qualsiasi intervento e lasciando i dipendenti senza una prospettiva».
«La giunta Acquaroli ha fallito nel difendere il nostro territorio – continua Bomprezzi – e il governo Meloni sta completando l’opera. Una filiera a perdere. Il risultato? Le Marche perdono imprese, lavoratori e i giovani più talentuosi. Non possiamo permetterci questo declino». Il Pd Marche chiede quindi una svolta immediata: «Serve una ricetta nuova, che parta da un grande patto per lo sviluppo. Un progetto condiviso che unisca lavoratori, imprese, associazioni di categoria, sindacati, terzo settore e università. Il futuro delle Marche dipende dalla capacità di mettere insieme tutte le forze vive del territorio e definire una visione strategica per il rilancio».
Il Partito Democratico intanto ha organizzato l’assemblea regionale dei segretari di circolo domenica alle 15 alla Palombella di Ancona. «Meloni e Acquaroli stanno chiusi nei palazzi, hanno paura del confronto con le persone – conclude Bomprezzi –. Hanno così paura di perdere che si sta discutendo anche di un possibile rinvio delle elezioni regionali al 2026. Le Marche meritano invece una politica che ci metta la faccia, che sappia ascoltare e agire. Come Partito Democratico stiamo lavorando per questo».
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