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Palladini blinda i suoi ragazzi: «Questo è un gruppo sano e coeso, dobbiamo continuare così»

SERIE D - L'allenatore della Samb analizza il momento, dalla rabbia smaltita per l'approccio contro il Termoli alle valutazioni sulla squadra in vista contro la Fermana. Calciomercato, l'obiettivo è sempre Camilli
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La Samb festeggia, in primo piano il presidente Massi, dietro calciatori e staff tecnico

 

di Pier Paolo Flammini

 

 

C’è sempre Massimo Camilli quale obiettivo principe del calciomercato rossoblù, per completare il pacchetto offensivo dei centravanti. L’attaccante del Roma City (classe 1995, altezza 1,91, 5 gol con un rigore in questo campionato, 7 reti un anno fa al Tivoli) è stato individuato come principale alternativa a Umberto Eusepi, mentre Lonardo e Moretti avrebbero le caratteristiche da seconda punta. Un passo necessario per la completezza della rosa, considerando che la Samb, per i due posti da esterno d’attacco, ha Kerjota, Battista, Baldassi e Fabbrini, per i due centrali difensivi ci sono in rosa Gennari, Zini, Pezzola e Zoboletti, per i due centrocampisti figurano Guadalupi, Candellori, D’Eramo e Lulli.

 

Camilli vuole la Samb ma di mezzo s’è messo il Roma City che per liberarlo vorrebbe però una compensazione. Intanto i laziali hanno messo le mani avanti e hanno acquistato l’attaccante classe 2004 Yuri Limongelli proveniente dal Tau Altopascio. Camilli domenica scorsa non è stato convocato nella vittoriosa trasferta di Isernia.

 

Nel frattempo la Samb si è ritrovata per una cena di fine anno con giocatori e staff tecnico (venerdì invece appuntamento con partner e stampa). Un momento cordiale durante il quale l’allenatore Ottavio Palladini si è collegato alla trasmissione “Ritmo di Samb” per parlare del momento rossoblù.

 

«Ho rivisto la partita lunedì e non mi è piaciuto il primo tempo, non è che siamo entrati in campo molli ma mancava quella rabbia, quel furore agonistico che poteva farla sbloccare. Nel primo tempo non c’è stato, quando abbiamo preso lo schiaffo del gol, abbiamo messo in campo più determinazione. Nella prima frazione invece avevamo poca rabbia e poca incisività, quando nel calcio moderno viene meno questo, contro una squadra che si difende in 10, allora le cose non si mettono per il meglio» ha detto.

 

In merito al fatto di essere partiti domenica mattina anziché sabato pomeriggio, Palladini ha risposto che «non era una trasferta lunga, quindi in settimana abbiamo deciso di raggiungerla domenica mattina. Io martedì non c’ero stato perché avevo avuto dei problemi familiari, mi ero raccomandato di tenere alta la tensione e durante tutta la settimana i ragazzi si sono allenati non bene, ma benissimo, non c’era alcuna avvisaglia. Forse la vera differenza l’ha fatta l’arrivo al campo: si giocava senza tifosi, in un ambiente un po’ surreale. Non c’erano delle avvisaglie, ma l’atmosfera era un po’ strana, quasi da amichevole, io mi ero raccomandato durante il pre-gara di tenere alta l’attenzione perché era la partita per noi più difficile, a livello mentale avevamo tutto da perdere e niente da guadagnare, e l’atmosfera ha giocato un brutto scherzo ai ragazzi. Lunedì ero ancora arrabbiato perché secondo me a livello di mentalità dobbiamo compiere ancora alcuni passi importanti» ha aggiunto.

 

«La pressione per la vittoria dei tifosi la recepiamo bene, io vedo l’atteggiamento dei ragazzi durante la settimana e la domenica, soprattutto in casa, e vedo giocatori molto motivati, forse a Termoli l’atmosfera strana ha giocato un brutto scherzo, ma non è facile giocare contro una squadra che si è difesa per 90 minuti e ha cercato di metterci in difficoltà fino a farci perdere quell’ardore necessario» ha ammesso l’allenatore rossoblù.

 

Infine una dichiarazione in merito all’attuale gruppo e alla sua costruzione: «L’anno scorso ho visto tutte le partite della Samb e mi sono reso conto del valore delle avversarie, molte sono di quest’anno, e sono tutte squadre forti. Ringrazio il direttore De Angelis che mi ha dato una grossa mano per capire quali erano stati i problemi dell’anno scorso, quindi abbiamo scelto giocatori motivati che hanno creato un gruppo sano. Questi ragazzi lo stanno dimostrando, chi gioca di più chi meno certo, guardate Moretti, che ha giocato poco per scelta tecnica o situazioni di gara, ma quando entra dà un grande aiuto alla squadra, come D’Eramo e Lulli. Dobbiamo continuare su questa strada, questo è un gruppo molto coeso».

 

Infine una dichiarazione sui due giocatori ancora indisponibili contro la Fermana: «Paolini dobbiamo valutarlo ancora perché ha dei problemi al tendine, mentre Pezzola contiamo di recuperarlo entro la fine del girone di andata».

 

 


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