di Filippo Ferretti
«Questa non è una città per pedoni e per disabili». Con questa frase, il presidente dell’associazione cittadina “La Meridiana” Roberto Zazzetti, esprime tutta la sua rabbia contro coloro che ogni giorno impediscono a chi transita in centro – a piedi, in carrozzina – di potersi sentire al sicuro lungo il proprio passaggio. Accade, infatti, che sia sul marciapiede che sulle strisce pedonali il percorso venga spessissimo interrotto dalla presenza di auto ferme. Automezzi che quotidianamente vengono lasciati in sosta sopra un passaggio riservato di certo non a loro.
Lo sfogo, che Roberto Zazzetti fa a nome di chi vive una condizione sempre più a rischio in città, proviene in nome di coloro che continuamente sono obbligati a vivere il disagio di dover passare in mezzo alla strada. Un obbligo che mette l’incolumità del soggetto coinvolto a rischio. «Il caos provocato dalle auto lasciate ovunque rende pericoloso andare avanti: penso non solo ai pedoni anziani ma anche a noi disabili in carrozzina e alle mamme con i passeggini» prosegue Zazzetti de “La Meridiana”, che alle sue lagnanze vede ora unirsi anche quelle di altri.
Sono quelle provenienti da chi si ferma presso gli incroci posti del cuore della città e che rischia continuamente di essere coinvolto in un incidente perché impossibilitato a fare manovra, a causa della visibilità pari allo zero determinata dalla presenza di mezzi lasciati a metà carreggiata.
«Ogni mattina è un vero stillicidio perché chi arriva in auto da dietro il Tribunale non riesce a prevedere l’arrivo di auto che sopraggiungono, a causa del muro formato dalla sosta selvaggia e si rischia spesso l’impatto» riferiscono gli operai del cantiere posto da mesi in piazza Orlini. Secondo chi guida e ha difficoltà nell’immettersi agli incroci perché la visuale risulta ostruita da auto in sosta, l’unica soluzione da proporre è quella di allestire dissuasori non invasivi, in grado di non disturbare il passaggio ai pedoni ma che nel contempo invece possano essere capaci di impedire alle auto di fermarsi e di ostruire ai crocevia.
«Gli indisciplinati, tanto, non li ferma nessuno in altro modo» riferiscono le commesse di un’attività commerciale operativa in via Dino Angelini, pronte a giurare di aver visto una macchina, da mesi, continuare ad essere parcheggiata nelle modalità peggiori, eppure ancora disposta a fare gli stessi errori, nonostante le decine di multe beccate sul parabrezza.
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