di Luca Capponi
Lavori in via delle Stelle, ora c’è anche la petizione. A confermare come quanto sta accadendo lungo il caratteristico scorcio cittadino, oggetto di un contestato intervento di riqualificazione, tra operazioni sulla pavimentazione, muretti e balaustre, non rappresenti più qualcosa di divisivo ma di quasi esclusivamente orientato verso un sentimento di negatività collettivo.
Dopo immagini, video e proteste soprattutto sui social (in coda a questo pezzo alcuni degli articoli usciti), passando anche per gli strali lanciati dai consiglieri comunali di opposizione, ecco dunque la raccolta firme lanciata sul sito change.org dall’associazione delle guide turistiche “Marche V Regio“, vale a dire coloro che dovrebbero spiegare a chi arriva tra le cento torri per ammirarne le bellezze come questo suggestivo luogo si sia trasformato in un pugno nell’occhio. Estremamente doloroso.
Partita nella giornata di sabato 14 dicembre, nel giro di 24 ore la petizione in oggetto ha già raccolto oltre 200 adesioni, numero che sta crescendo con il passare delle ore.
«Siamo cittadini ascolani e portiamo nel cuore la nostra città, la sua bellezza e la sua storia – spiegano i promotori -. È proprio per questo amore e per il rispetto che proviamo verso l’unicità del nostro singolare patrimonio culturale e paesaggistico che ci troviamo a lanciare questo appello. È di estrema urgenza effettuare una rivisitazione e modifica dei lavori in corso per il posizionamento di una balaustra in via delle Stelle. Il sito in questione detiene un valore inestimabile, essendo un simbolo iconico di Ascoli».
«Qualsiasi intervento svolto in tale luogo comporta quindi un impatto significativo sulla sua integrità e sulla sua salvaguardia culturale – proseguono da “Marche V Regio” -. È fondamentale che tale impatto sia considerato con la massima attenzione, mantenendo al centro della discussione il rispetto verso l’importanza storica e la bellezza del luogo».
«Il nostro patrimonio culturale, strettamente legato ad ogni singolo angolo della nostra città, è ciò che ci distingue – è la conclusione -. Katia Marcelli, ricercatrice dell’Università Politecnica di Marche, ha affermato che “La conservazione del patrimonio culturale non è solo un’esigenza etica, ma può diventare anche un motore per lo sviluppo economico e sociale.” Quindi, richiediamo una revisione e una modifica delle operazioni pianificate, con l’obiettivo di garantire un rispetto totale per l’importanza storica e culturale del sito».
Via delle Stelle, ritorno al futuro: polemiche sui lavori come nel 1997
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