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Presidenza nazionale di Confindustria Giovani, Pietro Straccia nominato “expert panel”

L'IMPRENDITORE PICENO lavorerà in ambito di sviluppo dei territori e dei distretti industriali e supporterà la squadra nella realizzazione delle linee progettuali del mandato: «Un ringraziamento a mio padre Daniele, a mia madre Raffaela Granucci, a mio fratello Luca e alla mia compagna Marika che nel corso di questi anni è stata la mia più grande sostenitrice»
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Pietro Straccia, uno dei rappresentanti della terza generazione della famiglia alla guida del gruppo Straccia Packaging, è stato nominato “Expert Panel” a supporto della presidenza nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria in ambito di sviluppo dei territori e dei distretti industriali.

 

Supporterà la squadra nazionale nella realizzazione delle linee progettuali del mandato. Già delegato alla verifica dei poteri nel movimento giovanile, Straccia è oggi anche presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Ascoli Piceno.

Pietro Straccia con la madre Raffaela

 

Una sfida, la sua, che si declinerà, da qui ai prossimi anni, nell’impostare tavoli di ascolto per raccogliere le istanze di maggior rilevanza nei distretti industriali. Un ruolo delicato di trait-d’union tra le governance territoriali del movimento e quella nazionale, impostato nella logica bottom-up a cui il giovane manager, nato a San Benedetto, non si presenta impreparato: dopo la laurea in Economia Aziendale e una specializzazione in ambito di finanza negli Usa, ha infatti intrapreso dal 2000, anno di ingresso in azienda, un percorso di crescita professionale in diversi ambiti, prima nel ruolo di responsabile commerciale e oggi come Ceo nel gruppo fondato dal nonno Pietro nel lontano 1948 e proseguito sotto l’ala del padre Daniele, determinante nell’imprinting di quei valori umani che sono ormai nel dna dell’impresa.

 

Il gruppo, nato per rispondere ad esigenze del mercato locale, principalmente nel settore degli imballaggi alimentari (vedasi la realizzazione dei primi contenitori dedicati al mercato ittico in pura cellulosa, idrorepellenti e resistenti alle basse temperature), è oggi attivo nel settore cartotecnico a 360 gradi, vantando collaborazioni con grandi gruppi nazionali ed internazionali. Una crescita che ha portato alla fine degli anni ’90 alla realizzazione dell’attuale plant che si sviluppa, dopo varie espansioni, su una superficie di 25.000 metr quadrati e che vede davanti a sé grandi prospettive grazie ad una crescita tecnologica spinta, con investimenti per oltre 30 milioni nel prossimo triennio, tra macchinari innovativi e nuove acquisizioni.

 

La società, infatti, pur mantenendo una dimensione famigliare, grazie alle nuove energie manageriali, ha avviato un percorso di trasformazione in holding, abbracciando ulteriori settori, dall’immobiliare al ricettivo turistico (Sda Immobiliare Srl), passando per lo sviluppo delle nuove tecnologie (Nakuru Srl), e senza tralasciare la sostenibilità, il sociale ed il welfare.

 

«Sono onorato di ricevere questo incarico, maturato con il sostegno di tutta la struttura di Confindustria Ascoli Piceno e con i giovani colleghi imprenditori che condividono con me questo percorso – spiega Pietro Straccia -. Ringrazio la neopresidente Maria Anghileri per aver confidato nella mia figura; utilizzerò tutte le mie competenze e risorse per supportare i territori nella loro crescita adoperandomi, da un lato, nel far eco alle istanze locali verso la presidenza del movimento e di conseguenza ai tavoli preposti, dall’altro nel favorire un proficuo matching tra di essi, auspicando di fare emergere le best practice che possono essere condivise e messe a sistema».

 

«Un ringraziamento speciale devo rivolgerlo alla mia famiglia, in primis a mio padre Daniele che è stato il mio mentore, modello d’ispirazione valoriale ed esempio di dedizione verso l’azienda, a mia madre Raffaela Granucci e a mio fratello Luca, che hanno sempre sostenuto la mia vocazione di rappresentanza, dandomi la possibilità di intraprendere questo importante incarico che mi porterà spesso lontano – conclude -. Un impegno per cui devo ringraziare infine, ma non meno, la mia compagna Marika che nel corso di questi anni è stata la mia più grande sostenitrice». 


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