Davanti all’ospedale Mazzoni di Ascoli, si è svolto un presidio dei sindacati della sanità picena. Erano presenti rappresentanti sindacali di Rsu Fp Cgil Cisl Fp Nursind Nursing-Up Fials Usb. La protesta nasce dal mancato rispetto degli impegni da parte dell’Ast (Azienda sanitaria territoriale) riguardo la trasmissione dei fondi del salario accessorio per il 2023 e il 2024.
Questo mercoledì mattina è previsto un incontro con il direttore generale dell’Ast, Nicoletta Natalini, ma il clima è teso e dominato dal pessimismo. Giorgio Cipollini (Cisl) ha dichiarato che «i precedenti incontri sono stati deludenti e che la direzione attuale non ha mostrato alcuna volontà di affrontare problemi annosi. Ha sottolineato che i dipendenti vantano crediti di migliaia di euro e che è inaccettabile continuare a violare i loro diritti».
Anche Viola Rossi (Cgil) ha espresso critiche dure, sostenendo che «l’Ast di Ascoli sia l’unica amministrazione regionale a non aver ancora costituito i fondi contrattuali, un obbligo della pubblica amministrazione. La mancata costituzione compromette la ripartizione delle risorse e impedisce progressioni economiche e scatti di fascia per il personale, sia per il 2023 che per il 2024». Rossi ha precisato che i sindacati hanno diffidato l’amministrazione affinché emetta al più presto i provvedimenti necessari.
Roberto Tassi (Nursing) ha affrontato la questione della carenza di personale infermieristico. Ha ricordato che «esiste una graduatoria ancora valida fino al prossimo anno e ha sollecitato un incremento del personale per migliorare la qualità dell’assistenza». Secondo Tassi, «l’attuale carenza impedisce agli infermieri di garantire un’assistenza adeguata, un diritto fondamentale dei cittadini».
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