di Peppe Ercoli
Giornata storica per il Piceno: oggi 19 dicembre il primo step della realizzazione del nuovo acquedotto antisismico dei Sibillini a Borgo di Arquata, con la rottura del diaframma della galleria che, lunga circa 300 metri. La rottura del diaframma segna l’inizio di una nuova fase dei lavori, avvicinando la comunità marchigiana a una rete idrica più sicura e resiliente.
L’opera, unica in Italia, è volta a restituire al territorio la preziosa risorsa, dopo gli ingenti danni provocati all’acquedotto dal terremoto del 2016.
Sono 45 milioni di euro in tutto i soldi necessari a realizzare l’intero acquedotto, 27 dei quali concessi dal Ministero.
«Il progetto – spiega l’ingegnere della Ciip Massimo Tonelli, responsabile dei lavori, presente ad Arquata insieme alla presidente Maddalena Ciancaleoni – riguarda la messa sicurezza della tratta dell’acquedotto messo a dura prova del terremoto.
Progetto che prevede una variante importante e tale da rendere l’opera di alta ingegneria, prima in Italia, con tutti gli accorgimenti anti sismici che vanno addirittura oltre quelli previsti dall’attuale normativa vigente. Si tratta di 9 chilometri di acquedotto, che andranno a far parte dei 35 chilometri del cosiddetto Anello dei Sibillini, di cui questa è solo la prima parte di un intervento, esempio di come si deve prevenire e combatte un evento calamitosi, attraverso le costruzioni basate su tecnica e conoscenza».
(Il testo continua dopo il video)
Visibilmente emozionata la presidente Ciip Maddalena Ciancaleoni: «Quello di oggi è un passo di fondamentale importanza. L’acquedotto antisismico del Pescara è un complesso sistema di manufatti e condotte che, assieme all’acquedotto dei Sibillini, alimenta la rete idropotabile delle provincie di Ascoli Piceno e Fermo, garantendo la fornitura di acqua potabile a circa 300mila utenti con punte di 450mila nel periodo estivo.
Il nuovo acquedotto andrà a gestire, ricollegandosi ad esso, con il Grande anello dei Sibillini, con un sistema di interconnessione tra i vari bacini che lavoreranno “in solidarietà” per soddisfare il bisogno idrico di più territori.
Questo progetto testimonia l’impegno della Ciip e delle istituzioni nel garantire infrastrutture moderne e sicure, capaci di resistere agli eventi sismici e di assicurare un approvvigionamento idrico stabile e affidabile per le generazioni future.».
Michele Franchi, sindaco di Arquata: «L’avvio dei lavori è un segnale forte anche sul fronte della ricostruzione».
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