Riapre, dopo 7 mesi di chiusura per lavori di ristrutturazione, la chiesa di San Giacomo della Marca, nel quartiere di Porta Cappuccina ad Ascoli.
Domenica, 22 dicembre, alle ore 10,15 l’inaugurazione del rinnovato edificio con la presentazione delle opere eseguite, del costo complessivo di 600.000 euro, di cui due terzi finanziati dalla Cei ed un terzo pagato dalla parrocchia.
«Tutto è iniziato da quando, qualche anno fa, venne giù un pannello del controsoffitto – spiega il parroco di San Giacomo della Marca don Carlo Lupi – e mettendo in sicurezza il danno, abbiamo scoperto che il tetto era in eternit. Da qui l’esigenza di rifarlo completamente. A quel punto, dovendo mettere mano ai lavori, abbiamo rinfrescato gli interni, rifatto l’impianto elettrico e, questa sarà la particolarità, abbiamo istallato delle vetrate artistiche con immagini che ricordano la vita di San Giacomo».
Domenica prossima, dopo il taglio del nastro, è prevista la messa presieduta dal vescovo della Diocesi di Ascoli Gianpiero Palmieri, che concelebrerà con don Carlo Lupi che, nell’occasione, festeggerà con la sua comunità i 50 anni di sacerdozio.
La data esatta della ricorrenza era il 27 ottobre, quando don Carlo si è trovato al centro di festeggiamenti nella chiesa di San Pietro Martire, dove aveva preso il voti nel 1974, nel celebrare la Cresima dei suoi parrocchiani insieme al vescovo Palmieri, proprio perché San Giacomo della Marca era inutilizzabile (leggi qui).
Ma don Carlo ha voluto mantenere la promessa di fare un grande evento con la comunità di appartenenza, appena la chiesa sarebbe tornata in funzione.
La cerimonia sarà un po’ come ripercorrere tutta la vita sacerdotale di don Carlo Lupi che ha invitato, per domenica, oltre alla comunità di San Pietro Martire, anche quelle di Folignano, dove ha trascorso 20 anni, e di Pito, Pozza e Umito, frazioni di Acquasanta che ha guidato per diversi anni da giovane sacerdote.
Don Carlo Lupi, 50 anni di sacerdozio: festa “a sorpresa” nella chiesa dove fu ordinato
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