di Pier Paolo Flammini
Un momento importante, come ogni anno, per quanto riguarda la storia sambenedettese: lunedì 23 dicembre, con inizio alle ore 11,30, si terrà sulla banchina Malfizia, al porto di San Benedetto, dinanzi al monumento “Il mare, il ritorno”, la tradizionale cerimonia “L’approdo negato“, dedicata alla commemorazione di coloro che hanno perso la vita lavorando in mare. L’iniziativa è voluta dal Comune di San Benedetto e dal Circolo dei Sambenedettesi.
La data del 23 dicembre è stata scelta perché proprio in quel giorno avvenne il naufragio del motopeschereccio “Rodi”, esattamente nel 1970, con la morte dell’intero equipaggio di 10 marinai e i lunghi tempi di recupero dell’imbarcazione, cosa che provocò una rivolta popolare.
Durante la commemorazione verranno depositate corone di alloro sul monumento e, successivamente, davanti alle lapidi che ricordano le tragedie del mare che costellano il muro del molo nord “Rodi”.
Sono previsti interventi del sindaco Antonio Spazzafumo, del Capitano di Fregata Alessandra Di Maglio, comandante della locale Capitaneria di Porto, del presidente del Circolo dei Sambenedettesi Gino Troli. E’ attesa anche una riflessione del vescovo Monsignor Gianpiero Palmieri prima della benedizione delle corone.
Sarà anche un appuntamento importante alla luce delle notizie che si stanno diffondendo, su iniziativa del giornalista di inchiesta Gianni Lannes, in merito al più misterioso naufragio degli ultimi decenni, quello del Rita Evelin, avvenuto il 26 ottobre 2006 in una notte di mare calmo e cielo stellato. Sarà importante che le nuove rivelazioni e altre che potrebbero presto emergere vengano prese in considerazione da autorità e associazioni cittadine.
Documentario sul Rita Evelin, Lannes: «Riaprire l’inchiesta, è stato un sottomarino Nato» (Foto)
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