di Giuseppe Di Marco
Da una parte “Unità e rinnovamento”, dall’altra “Costruttori di politica”. Sono questi gli slogan che sintetizzano le candidature alla segreteria del Pd sambenedettese di, rispettivamente, Marco Giobbi e Andrea Manfroni.
Giobbi ha 37 anni ed è rappresentante sindacale per Fiom Cgil. Dal 2021 è membro della segreteria provinciale del Partito Democratico. «Una candidatura che nasce da tre esigenze – recita la nota a supporto della candidatura – la prima quella di dare spazio alla generazione under 40 dentro e fuori il Partito Democratico. L’esperienza di rinnovamento che sta attraversando il Pd ad ogni latitudine, dalla segreteria nazionale alle esperienze di Emilia Romagna e Umbria, ci dimostra che ciò non solo è possibile, ma è la giusta ricetta per vincere. Ridare unità ad un Partito lacerato da divisioni negli ultimi anni, il secondo grande obiettivo. Per farlo servirà una guida giovane e in grado di valorizzare il contributo di tutte e tutti, senza rottamazioni di nessuno, ma guidando una fase nuova che tragga giovamento dal dibattito interno, senza creare fratture e lacerazioni. Giobbi sarebbe il primo segretario dopo molto tempo a non essere coinvolto nelle lotte intestine che hanno dilaniato il partito negli ultimi dieci anni. L’ultimo punto focale è la ferma volontà di ridare uno slancio al Pd nella battaglia verso la riconquista del Comune».
Dall’altro lato Manfroni, 51 anni, è stato già presidente di circolo e vicepresidente provinciale Fiba Confesercenti. «Il lavoro che abbiamo fatto in questi mesi con Elio Costantini al circolo nord – afferma – è stato parlare con tutti per arrivare ad un congresso unitario proponendo, in diverse riunioni, una figura unitaria. Ma non ci è stata data risposta. Dobbiamo lavorare sulla credibilità politica del partito partendo dalla conoscenza del territorio. Accogliamo favorevolmente l’invito di Giobbi al rinnovamento, ma non bastano i giovani: serve anche cultura ed esperienza politica, altrimenti non c’è rappresentatività. Se dovessi vincere, è certo che Marco Giobbi farà parte della squadra. Ma spero ci si chieda se quel gruppo che ha ottenuto poco più del 7% alle ultime comunali possa farsi portavoce del centrosinistra. Bisogna tornare a dialogare con l’Europa su digitalizzazione, turismo, competitività, infrastrutture, ricerca, transizione ecologica. È in tal senso che va rilanciato lo Sportello Europa: per intercettare fondi e presentare progetti. Senza questi non si va da nessuna parte».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati