di Salvatore Mastropietro
Sono giorni di riposo in casa Ascoli, che dopo una prima metà di campionato molto intensa può tirare un po’ il fiato e cercare di recuperare le pile in vista di un mese di gennaio di grande importanza, sia a livello calcio giocato sia per quanto riguarda il calciomercato.
Tra i vari passaggi sul tema calciomercato della conferenza stampa post Ascoli-Spal di mister Domenico Di Carlo (il principale riguarda Francesco Forte e Marcos Curado, definiti dal tecnico come i primi due rinforzi della sessione di riparazione, chiudendo – come già fatto dal patron Massimo Pulcinelli e dal direttore sportivo Emanuele Righi – ad una cessione dello “Squalo”) ce n’è stato uno relativo alla necessità di migliorare il rendimento delle sostituzioni a partita in corso: «Dobbiamo essere più bravi nei cambi, dove bisogna fare qualcosa in più», ha dichiarato.
Una necessità, quella sottolineata dall’allenatore, suffragata anche dai dati. L’Ascoli, insieme al Sestri Levante, è l’unica squadra a non aver segnato neanche un gol con i giocatori subentrati, nonostante le 98 sostituzioni effettuate dai tecnici Carrera, Ledesma e Di Carlo nel corso della stagione. Per un organico costruito con tanti elementi offensivi, soprattutto esterni, chiamati ad aumentare il ritmo offensivo a partita in corso – da Marsura a Silipo, passando per Tirelli, D’Uffizi e Achik – questo è un aspetto sicuramente da migliorare.
Nella speciale graduatoria, a guidare sono Ternana e Pescara, rispettivamente con 9 e 8 reti arrivate da giocatori subentrati, le attuali prime in classifica del girone B assieme alla Virtus Entella, a testimonianza del fatto che, nell’era delle cinque sostituzioni, avere rose lunghe e complete ha un’importanza fondamentale nell’economia di un campionato, a maggior ragione se – come da obiettivi societari – l’Ascoli si ritroverà a giocare gli “infiniti” playoff di Serie C.
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