Oggi lunedì 23 dicembre si è tenuta la nuova conferenza preliminare per il ponte sulla strada “Ancaranese“, l’infrastruttura situata tra le province di Ascoli e Teramo, tra i comuni di Ascoli, Castel di Lama e Ancarano, in seguito all’opposizione del vincolo culturale del ponte in muratura.
All’ordine del giorno, due alternative progettuali per la ristrutturazione dei due viadotti esistenti. La prima prevede il restauro dei due ponti, la seconda invece la demolizione del ponte di calcestruzzo lasciando in piedi quello in muratura (soggetto come anzidetto a vincolo delle soprintendenze) e realizzandone uno ulteriore adiacente più moderno e funzionale.
«Si tratta di un’opera strategica e funzionale a livello non solo locale interregionale e nazionale che fa parte del piano ReVita, nato per contrastare l’isolamento del cratere grazie a un fondo di 1 miliardo e 700 milioni – spiega il commissario alla ricostruzione Guido Castelli -. Si tratta di uno snodo fondamentale della pedemontana Fabriano-Ascoli e da lì per L’Aquila».
«La scelta è e caduta sulla demolizione del ponte in calcestruzzo e successiva ricostruzione di uno con andamento curvilineo – continua -. Ho seguito l’iter sin dal principio, seguendo la pratica anche livello di beni culturali. Fare presto e bene è la nostra priorità, continuo a monitorare passo passo questa opera attualmente finanziata dalla struttura commissariale con un importo di 7.680.000 euro».
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