di Maria Nerina Galiè
«Di solito quando si subiscono traumi importanti, chi in un modo chi in un altro, cambia sia nel carattere sia nelle prospettive di vita». Lo dice Chiara Capriotti, di Castel di Lama, protagonista di una bella storia di Natale che lei stessa ha voluto condividere con Cronache Picene.
Da diversi anni fa un dono a sue spese al reparto di Pediatria dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli.
LA STORIA – Chiara 10 anni fa è stata investita da un’auto rischiando la vita. Ce l’ha fatta ma nonostante le imponenti cure la lunga e faticosa riabilitazione, si è portata dietro degli strascichi.
«Ho passato la fase della “rabbia” per quello che mi era accaduto. Poi però l’ho superata, anche grazie alla possibilità di fare un tirocinio per reintegrare nel mondo del lavoro persone con delle disabilità», ha spiegato Chiara che nel 2016 è stata inserita in un programma che la vedeva collaborare in vari reparti dell’ospedale “Mazzoni”.
A poco a poco, in Chiara è maturata la consapevolezza che le era stata data una seconda vita, dopo il tremendo incidente, che doveva e poteva andare avanti in ragione del dono ricevuto. E che anzi, voleva aiutare gli altri.
Il Covid ha bloccato il tirocinio, ricominciato a febbraio di quest’anno nel reparto di Pediatria, diretto dal dottor Ermanno Ruffini. Ed ecco un altro motivo per dire grazie: «E’ grazie a lui che ho potuto continuare a lavorare», ha detto ancora Chiara che proprio a contatto con i bambini malati ha avuto sempre più desiderio di fare di più per loro.
«Durante il Covid, in un primo momento – ha continuato Chiara – ho pensato di diventare donatrice di sangue, ma me lo hanno sconsigliato visti i miei problemi di salute. Quindi ho iniziato ad aiutare i piccoli pazienti della Pediatria, che hanno tutta una vita davanti e hanno il diritto di vivere la loro spensieratezza e l’innocenza dell’età».
Infatti a marzo 2021 ha fatto la sua prima “donazione”, non di sangue ma di varie cose, dal forno a microonde ai termometri.
«Mi guardo intorno – ha specificato Chiara – per capire di cosa, ogni volta, ci sia bisogno. E, compatibilmente con le mie possibilità, faccio questi doni. Sono contenta di andare a lavorare e, nel mio piccolo, di aiutare questo reparto per quel poco che mi compete. Vorrei ringraziare tutta l’equipe della Pediatria e Neonatologia di Ascoli per avermi accettato in ambito lavorativo e soprattutto per darmi una volta all’anno di contribuire alle donazioni.
Voglio ringraziare i medici, il primario Ermanno Ruffini e gli altri dottori Giulia Zorzi, Luigino Luciani, Maria Rita Sabatini, Elena Amodeo, Alberto Leonardi, Martina Vallorani, Roberta Ursini.
Un ringraziamento anche all’ex coordinatore infermieristico Michele Rosati per avermi fatto iniziare a collaborare con questo reparto per donare tutte le attrezzature che possono servire ai piccoli pazienti e all’attuale coordinatrice Manuela Del Moro che mi ha insegnato il lavoro faccio nel reparto».
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