di Filippo Ferretti
Il Natale scopre la carte della povertà. In questi giorni, le associazioni che operano nel volontariato, accanto all’assessorato alle politiche sociali dell’Arengo, si sono mosse per tentare di allevare le preoccupazioni di chi è indigente tra coloro che vivono nel territorio.
In particolare, per tentare di far fronte anche al senso di solitudine che accompagna tantissimi ascolani, si sta puntando sull’accoglienza dei banchetti preparati per le festività. Sono stati circa un centinaio gli ospiti del pranzo di Natale che si è svolto presso la mensa Zarepta. Si è trattato di un pranzo ricco, della tradizione, durante il quale non sono mancati la figura di Babbo Natale e un brindisi con tutti gli ospiti, effettuato dall’assessore Massimiliano Brugni assieme al presidente Raniero Isopi e alla decina di volontari presenti.
«In questi giorni chi è in difficoltà sente il peso maggiore» ha detto il vicesindaco, che ha voluto fare sentire la sua presenza nel banchetto di Natale, certo dell’importanza di servire gli altri, condividendone i bisogni. «Siamo stati insieme ed è stato un bel momento, nel fare gli auguri e ringraziare tutti, a partire da Raniero Isopi sempre a capo di coloro che si adoperano alla Zarepta» ha detto Brugni a proposito di “Natale di tutti”, che ha potuto usufruire delle materie prime e prodotti offerti dal Gruppo Gabrielli.
«Accadrà anche per la cena del 31 dicembre presso il Sacro Cuore e per il pranzo del primo gennaio di nuovo nella mensa» ha ricordato Isopi attivissimo in questo periodo più che mai con i responsabili del Pas, Caritas, Betania e dell’Emporio della Carità.
Un Natale quello di quest’anno all’insegna della solidarietà, che vede regalare a tutti un panettone e centinaia di giochi forniti da Bontempi e dal 235° Rav Piceno. L’attuale ricorrenza del Natale, a cui l’Arengo ha fatto fronte anche attraverso buoni spesa alimentari per 100 famiglie, è servito per ricordare l’enorme aumento della povertà nell’Ascolano, con enormi richieste di aiuti arrivate al Centro di Ascolto: dal 2015 ad oggi sono aumentate dell’80% e solo in un anno del 20%.
Un report presentato dalla Caritas che vede oggi nelle Cento Torri un bambino su dieci vivere in una condizione precaria (leggi qui).
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