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Renzo Paradisi morto per un trauma cranico massivo a seguito delle botte

ASCOLI - Il medico legale Pietro Alessandrini ha eseguito l'autopsia all'ospedale Mazzoni. Necessario un sopralluogo nella casa di Comunanza per ricostruire la dinamica dei fatti
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di Peppe Ercoli

Renzo Paradisi, 75 anni, è morto il 28 dicembre a causa di un trauma cranico massivo, cinque giorni dopo essere stato brutalmente aggredito insieme alla moglie Maria Antonietta Giacomozzi nella loro casa di Comunanza (Ascoli Piceno). L’autopsia è stata eseguita dal medico legale Pietro Alessandrini all’obitorio dell’ospedale Mazzoni su incarico della Procura di Ascoli.

 

Funari è accusato dell’omicidio premeditato di Paradisi e del tentato omicidio della moglie, Maria Antonietta Giacomozzi, avendo infierito sulla coppia con calci e pugni. Il trauma cranico di Paradisi potrebbe essere stato causato da ripetuti colpi della testa contro una superficie dura (il pavimento?), mentre la moglie potrebbe essere stata colpita con un oggetto.

 

La dinamica dell’aggressione è ancora poco chiara. La Procura ritiene che Funari abbia agito deliberatamente, ipotizzando la premeditazione, mentre la difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Olindo Dionisi, sostiene che la morte non fosse nelle intenzioni di Funari, propendo per un omicidio preterintenzionale.

 

La Procura contesta a Funari anche il tentato incendio, la violenza privata e il danneggiamento, aggravati da futili motivi e dalla minorata difesa delle vittime. Ulteriori accertamenti, inclusi il sopralluogo sul luogo dell’aggressione e analisi delle cartelle cliniche dei coniugi Paradisi, saranno effettuati nei prossimi giorni.

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