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La città ricorda Costantino Rozzi: la festa si terrà in Piazza Roma

ASCOLI - Accadrà il prossimo 11 gennaio, in merito al suo compleanno e a trenta anni dalla sua morte, avvenuta nel dicembre del 1994
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Il presidentissimo Costantino Rozzi

 

di Filippo Ferretti

 

Il capoluogo piceno celebra la figura di Costantino Rozzi, il leggendario presidente dell’Ascoli Calcio e straordinario imprenditore edile. Accadrà il prossimo 11 gennaio, in merito al suo compleanno e a trenta anni dalla sua morte, avvenuta nel dicembre del 1994.

 

A lui, alla sua figura di uomo semplice e innamoratissimo della sua città, della sua gente e della squadra bianconera, l’amministrazione comunale intende dedicare una giornata di saluti, di ricordi, di brindisi. Il primo cittadino Marco Fioravanti, in particolare, intende allestire una sorta di no-stop all’indimenticato papà del calcio ascolano che avrà luogo interamente nello scenario di piazza Roma, a partire dalle ore 15 dell’11gennaio sino alla mezzanotte.

 

L’occasione, appunto, sarà offerta dalla data della nascita, avvenuta nel 1929 e che oggi vedrebbe festeggiare dunque i suoi 96 anni. A rammentare l’irripetibile carriera del glorioso dirigente sportivo e mecenate e a rivivere le incredibili gesta dell’uomo Costantino Rozzi saranno i suoi figli – Fabrizio, Anna Maria, Antonella e Alessandra – e tanti amici, innumerevoli tifosi e folle di abitanti delle Cento Torri che non lo hanno mai dimenticato. Sarà l’opportunità di ripercorrere le gesta un uomo nato grande appassionato di calcio, al punto da rilevare la società Del Duca Ascoli nel 1968, per poi proseguire ingaggiando l’allenatore Carlo Mazzone e riuscendo in quattro anni a far arrivare la squadra bianconera nel campionato cadetto, fino a giungere, nella stagione 1974-75, alla massima divisione.

 

L’evento-ricordo di Costantino Rozzi prevede la testimonianza di personaggi cittadini, abitanti semplici ma appassionati e per sempre devoti bianconeri, con il momento del cin cin in suo onore fissato dalle ore 17 alle ore 19. “Il presidentissimo” ricevette nel 1989 la laurea ad honorem in sociologia dal rettore Carlo Bo presso l’Università degli Studi di Urbino, attraverso un gesto che in grado di manifestare l’immensa stima nei confronti di un uomo a cui da allora in città sono state dedicate molte opere: la curva sud dello stadio cittadino, un viale, una piazza nei pressi del Del Duca, lo stesso stadio e il palazzetto dello sport a Villa Pigna, solo per fare qualche esempio.

 

Il suo desiderio continuo era non solo quello di amare e far crescere la squadra ma anche di nobilitare, arricchire di lavoro la sua città. A lui Ascoli deve anche una sede universitaria, la facoltà di architettura, realizzata in parte grazie all’impegno e alla dedizione che ebbe al tempo come presidente del Lions Club.

 


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