Caso “Guastaferro”, Luciana Barlocci: «Non contiamo più nulla, adesso è evidente»

Luciana Barlocci

di Giuseppe Di Marco

«Questa città ha perso tutto, mentre Ascoli continua ad avanzare. Non riusciamo a dire nulla in nessun settore, tantomeno uno importante come quello dell’istruzione. Il sindaco Spazzafumo e il consigliere Assenti cosa hanno fatto per perorare questa causa in Regione? La verità è che San Benedetto è stata messa da parte: a noi vengono date le briciole e questa maggioranza non dice nulla a Palazzo Raffaello. Addirittura, nella delibera, è stata riportata una nota della scuola di Ascoli. Noi non contiamo più niente. Il sindaco di questa città mi dica che peso pensa di avere nello scacchiere politico marchigiano».

Parole amare e severe, quelle che Luciana Barlocci ha scelto per commentare il “no” della Regione Marche alla richiesta dell’Istituto “Guastaferro” di inserire due nuovi corsi nel novero della propria offerta formativa (leggi la notizia precedentemente riportata).

C’è da dire che la Regione ha dato il proprio parere positivo all’indirizzo “Moda”, facendo muro, però, sui due corsi più attesi, ovvero “Meccanica Meccatronica Energia (articolazione Energia)” ed “Elettronica ed Elettrotecnica (articolazione Automazione)”.

Peraltro Luciana Barlocci, alcune settimane fa, aveva proposto una mozione che impegnava sindaco e giunta a sensibilizzare la Regione sulla vicenda. «Mozione che era stata votata all’unanimità, al netto degli assenti – continua la consigliera di minoranza – Quindi parliamo dell’espressione di un territorio, non mia. Il lavoro importante era passato nelle mani del sindaco e di chi ci rappresenta in Consiglio regionale, che avrebbero dovuto far sentire la propria voce. Cosa hanno fatto queste persone? Sono andate a parlare con le autorità regionali? Si trattava di una questione della massima importanza, non di beceri campanilismi. La richiesta infatti era stata condivisa dalle famiglie, delle imprese e delle scuole. Sono anni che si tenta di aprire questi spazi e ancora non ci siamo riusciti».