La Regione dice ancora no al “Guastaferro”: niente Meccatronica ed Elettronica a San Benedetto

Francesco Acquaroli e sullo sfondo l’Istituto Guastaferro

Il disco si è rotto e la Regione Marche resta ferma. Così, a un anno di distanza dal clamoroso voltafaccia del 2023, la giunta Acquaroli ha confermato la decisione di non assegnare i corsi richiesti dall’Istituto di Istruzione Superiore “Guastaferro” di San Benedetto, ovvero “Meccanica Meccatronica ed Energia” (articolazione Energia), e “Elettronica e Elettrotecnica” (articolazione Automazione).

Il motivo? La loro istituzione andrebbe a ledere la “necessaria razionalizzazione degli indirizzi e opzioni“. Un anno fa (clicca qui e qui), con simile argomentazione, la Regione, dopo aver approvato i due indirizzi, dopo una sola settimana li stralciò dalla Programmazione della Rete Scolastica e Formativa, adducendo simile motivazione. Questa decisione sollevò tantissime polemiche, non soltanto politiche (clicca qui), con il Comune di San Benedetto in prima fila, ma anche con critiche del mondo imprenditoriale della Riviera che da anni ne chiede l’istituzione per avere la possibilità di assumere giovani formati su tecniche di produzione specializzate.

Evidentemente non è così per la Regione, che nella recente delibera di giunta regionale scrive: «Si ricorda che la sovrabbondanza degli indirizzi di studio può favorire fenomeni di frammentazione dell’offerta formativa, generando concorrenzialità tra istituzioni scolastiche e oggettive difficoltà di raggiungere i numeri minimi di iscritti necessari per la costituzione delle classi».

Questa richiesta, esplicitata nella delibera della Regione riguarda considerazioni espresse nella nota inviata lo scorso 20 novembre dall’Istituto di Istruzione Superiore “Fermi-Sacconi” di Ascoli.