Omicidio Comunanza, ispezionato il corpo di Funari a caccia di segni di aggressione

di Peppe Ercoli

La Procura di Ascoli cerca ulteriori elementi per supportare l’accusa di premeditazione e volontarietà nei confronti di Claudio Funari per l’omicidio di Renzo Paradisi e il tentato omicidio di Maria Antonietta Giacomozzi.

Per questo ha fatto eseguire un’ispezione sul corpo di Funari a cura del medico legale Pietro Alessandrini che si è recato nel carcere di Marino dove il 42enne è rinchiuso.

La testimonianza della signora Giacomozzi, unica presente ai fatti del 23 dicembre nel capannone di Comunanza, contrasta con la versione fornita da Funari durante l’interrogatorio davanti al giudice Annalisa Giusti. Giacomozzi ha riferito di un’aggressione in due momenti distinti, culminata con il marito Renzo sbattuto a terra, dinamica compatibile con il grave trauma cranico riscontrato dall’autopsia.

Funari, invece, ha descritto una reazione a uno schiaffo ricevuto dalla donna e a un colpo al collo inflittogli da Paradisi, sostenendo di averlo colpito al volto e poi di aver lottato con lui. Dopo 15 giorni dall’accaduto non sarebbero stati rilevati segni evidenti. L’avvocato difensore Olindo Dionisi afferma di aver visto i segni sul collo quando ha incontrato per la prima volta il suo assistito lo scorso 26 dicembre. Vi sono per altro le foto scattate dai carabinieri che potrebbero fugare ogni dubbio: immagini che, insieme agli abiti dell’imputato, saranno analizzate dal medico legale.

Nel frattempo, è fissata per il 14 gennaio l’udienza al tribunale del Riesame, per l’esame dell’istanza presentata dall’avvocato Dionisi affinché Funari venga posto agli arresti domiciliari.

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