Il recente report Inail fotografa una situazione articolata per la sicurezza sul lavoro nelle Marche. Al 30 novembre 2024, le denunce di infortuni sono calate dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2023, attestandosi a 15.413. Il trend positivo riguarda l’industria, i servizi e l’agricoltura, mentre nel settore pubblico (“Conto dello Stato”) si registra un incremento del 3%. Anche gli infortuni mortali mostrano una diminuzione, passando da 21 a 19 (-9,5%). Tuttavia, le costruzioni rimangono il settore più critico con 3 decessi (+50%).
Preoccupano gli aumenti di infortuni tra gli under 15 (+9,8%), attribuibili all’estensione dell’assicurazione per gli studenti, e tra gli over 65 (+4,4%), conseguenza dell’innalzamento dell’età pensionabile. Sul piano geografico, la provincia di Fermo si distingue per un incremento delle denunce (+5,6%), a fronte di cali in tutte le altre province: Ancona (-2%), Ascoli (-3,4%), Macerata (-2,5%) e Pesaro Urbino (-3,1%).
Le malattie professionali, invece, segnano un preoccupante aumento del 16,8% (da 6.229 a 7.273), interessando soprattutto il sistema osteo-muscolare (+22,9%) e quello nervoso (+15,7%). Crescono anche i casi di tumori (+14%). Questo fenomeno coinvolge tutte le province, con Ancona al primo posto (+26,7%). Gli uomini rappresentano il 71,8% delle denunce, ma si osserva un significativo incremento tra le lavoratrici (+16%).
Secondo Guido Bianchini, membro del comitato nazionale Uil Cocopro Inail, è necessario agire con urgenza: «Il calo degli infortuni è incoraggiante, ma il forte aumento delle malattie professionali richiede misure specifiche. La Regione Marche deve intensificare il confronto con le parti sociali, destinare maggiori risorse alla prevenzione e sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale per garantire ambienti di lavoro più sicuri».
Il report sottolinea l’importanza di investire nella prevenzione e di rafforzare il monitoraggio per contrastare efficacemente i rischi legati alle malattie professionali.
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