«Oggi siamo primi in classifica a nove punti dalla seconda, dobbiamo continuare così»: parola di capitan Umberto Eusepi, il quale, dopo le prime giornate in cui è finito insieme agli altri al centro della critica, sta riscuotendo un notevole apprezzamento da parte della tifoseria sia per i gol (9 centri, 4 su rigore) sia per l’impegno che mette in campo e guida della squadra. Eusepi è intervenuto martedì sera nella trasmissione Ritmo di Samb di Vera Tv.
«Per me è un onore che la gente mi valuti così. L’importante è dare il massimo in campo. In squadra viaggiamo tutti nella stessa lunghezza d’onda e spero che per i più giovani questo campionato sia un trampolino di lancio, la mia più grande soddisfazione sarebbe che i ragazzi un giorno ricordino i miei consigli. Con Lonardo, dopo qualche partita, abbiamo iniziato ad integrarci, in attacco dovevamo giocare l’uno per l’altro, le sue qualità sono sotto gli occhi di tutti e mi auguro che con l’Atalanta si trovi bene, dovrà sempre dire grazie alla Samb che lo ha lanciato» continua.
Poi ovviamente c’è Sbaffo: «Ci ho giocato contro qualche volta, ci ho parlato un po’ al primo allenamento ma dalle sue parole ha già detto tutto. Non posso che fargli già un in bocca al lupo, mi sono piaciute le sue parole nell’intervista, chi ama il calcio sa che non c’è posto migliore che qui a San Benedetto».
Molti apprezzamenti per la sua grinta: «Io sono un giocatore molto determinato, mi rivedo in un tipo caratteriale, la tecnica è importante ma senza la grinta e voglia di fare la tecnica non basta. Ho sempre sudato la maglia e messo la sciabola prima del fioretto». Parole di elogio per Palladini: «Questa per noi non è una società ma una famiglia, ci sentiamo come a casa, il problema di uno è problema di tutti e ci aiutiamo, la parola gruppo non è messa lì per caso, e vorrei che alla fine di questo percorso, noi ce la metteremo tutta, ma questa resterà come una famiglia, si è creato qualcosa di importante e io in tanti anni di carriera difficilmente ho trovato una cosa del genere».
E infine il futuro, una valutazione da fare a 36 anni appena compiuti: «Non l’ho mai nascosto, il mio obiettivo è di vincere quest’anno, la mia ambizione sarebbe di rimanere qui, giocare qualche altro anno e seguire il mio cuore, io mi trovo benissimo e non voglio lasciarmi via l’opportunità di restare a San Benedetto, tra l’altro sono venuto in vacanza a Grottammare per 20 anni. Non è un caso che io appaia a tanti tifosi molto serio, ho una tensione dentro per raggiungere l’obiettivo prefissato, specialmente quest’anno sento molto la responsabilità che mi è stata assegnata».
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