di Giuseppe Di Marco
La sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso intentato da ProMarche verrà emanata entro 60 giorni. E’ quanto emerge dall’udienza tenutasi il 9 gennaio, nel corso della quale le parti sono entrate nel merito.
Presso l’organo di rilievo costituzionale la cooperativa ha impugnato la sentenza con cui il Tar Marche ha dichiarato improcedibile il primo ricorso, per sopravvenuto difetto d’interesse. In primo grado ProMarche si era opposta alla delibera di Consiglio con cui era stata rigettata la proposta di variante avanzata mesi prima, non avendovi ravvisato motivi a fondamento di tale diniego.
La proposta era di realizzare un impianto di stoccaggio a bassa temperatura per prodotti alimentari in Via Pomezia, a pochi passi dall’attuale sede della cooperativa. La variante si rendeva necessaria per via dell’altezza raggiunta dall’impianto (28 metri), superiore a quella prevista dal Piano regolatore per quell’area (11 metri).
L’elaborato presentato è stato oggetto di valutazione positiva da parte del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, e al progetto è stato riconosciuto un finanziamento Pnrr di 7.485.894 euro, su un investimento complessivo di 18.714.735.
In Consiglio comunale la proposta è stata votata sfavorevolmente da 19 membri dell’emiciclo: ad esprimersi favorevolmente sono stati solo 5 consiglieri, cioè il sindaco Antonio Spazzafumo, Umberto Pasquali, Martina De Renzis, Barbara De Ascaniis e Giselda Mancaniello.
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