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Ruba un Rolex da oltre 40 mila euro: per lui scatta l’arresto ma è già in un’altra prigione per altri reati

SAN BENEDETTO - Si tratta di un 43enne, identificato attraverso le immagini delle telecamere. La vittima del furto è un imprenditore ascolano 
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Il Commissariato di Pubblica Sicurezza di San Benedetto

 

Ruba un Rolex da oltre 40 mila euro: per lui scatta l’arresto ma è già in un’altra prigione per altri reati.

Protagonista della vicenda è un 43enne che lo scorso 5 luglio al centro di San Benedetto, con il volto travisato da un casco, aveva avvicinato un uomo strappandogli l’orologio, un Rolex Daytona. Ne era anche scaturita una colluttazione tra le parti in seguito della quale il malvivente era riuscito a fuggire con la refurtiva a bordo di una moto Honda.

L’imprenditore ascolano, la vittima, era riuscito anche a leggere la targa del motociclo, risultata però clonata e intestata a soggetto estraneo alla vicenda.

 

Tuttavia l’imprenditore derubato aveva sporto denuncia al Commissariato della Polizia di Stato di San Benedetto che ha avviato subito le indagini, riuscendo a risalire all’identità del ladro attraverso le immagini restituite dalle telecamere di video sorveglianza di alcuni esercizi che si trovano vicino al luogo dove si era verificato il fatto.

 

Dalle immagini, acquisite dai poliziotti della sezione Anticrimine del locale Commissariato di Polizia, è emerso che già un’ora prima della rapina l’imprenditore è stato monitorato a distanza da un uomo di statura alta a bordo di uno scooter marca Honda modello SH, la cui targa corrispondeva a quella denunciata. Dopo circa un’ora di osservazione lo sconosciuto è ripartito seguendo l’imprenditore che, a piedi, si dirigeva lungo Via Gramsci per riprendere l’autovettura parcheggiata in zona priva di videosorveglianza.

Ed è proprio lì che l’uomo è stato aggredito alle spalle dal conducente  della Honda  che gli ha strappato il Rolex Daytona indossato al polso e fuggendo poi a bordo del mezzo.

 

Il malvivente è stato così identificato e si è scoperto che era già stato condannato per reati analoghi.

La Procura di Ascoli ha quindi chiesto al Gip  un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere a carico del pregiudicato, già detenuto nel carcere di Frosinone da novembre scorso per altra causa.

Come previsto dalla normativa recentemente introdotta, la persona gravemente indiziata della rapina è stata avvisata che la Procura aveva richiesto l’applicazione della misura cautelare a suo carico ed invitata a prendere visione degli atti e a fornire la propria versione.

All’esito di tali adempimenti, il Gip  ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a cui il  personale della Sezione Anticrimine del Commissariato di San Benedetto del Tronto ha dato esecuzione.


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