Sant’Antonio Abate, festa da record in piazza Arringo: in migliaia per la benedizione (Video e foto)

di Filippo Ferretti 

Nonostante il tempo incerto e le temperature rigide, nel pomeriggio di oggi, venerdì17 gennaio, piazza Arringo ha accolto l’inizio dei festeggiamenti riservati alla figura di Sant’Antonio Abate, caratterizzati da una grande partecipazione da parte degli ascolani.

In migliaia per la festa di Sant’Antonio Abate

Infatti, in tantissimi sono giunti davanti al sagrato del Duomo con i loro amici a quattro zampe, in occasione della benedizione degli animali e dei mezzi agricoli. In migliaia sono approdati al momento religioso con al seguito cani, mici e cavalli. In realtà, tra la folla non sono mancati neppure furetti, criceti e asini, per confermare l’importanza della presenza alla festa di tutti gli animali per antonomasia.

L’appuntamento, che ha preceduto la solenne processione, che dal centro cittadino si è portata sino alla parrocchia di San Giacomo della Marca a Porta Cappuccina, ha permesso di far arrivare in piazza anche tanti possessori di attrezzi utilizzati in campagna, a partire dai trattori, considerato che Sant’Antonio viene ricordato nella nostra tradizione come il patrono degli animali e ogni anno celebrato con festività legate al mondo contadino, dalle messe liturgiche ai falò.

L’evento, che di fatto apre il periodo del Carnevale, il cui momento clou quest’anno andrà in scena dal 27 febbraio al 4 marzo, è stato organizzato dal Comune in collaborazione con il Comitato dei Festeggiamenti, l’associazione ‘Il Carnevale di Ascoli’ e la parrocchia di San Giacomo della Marca. Il momento della benedizione, svoltosi davanti al Duomo in presenza della statua di Sant’Antonio esposta verso il pubblico, è avvenuta da parte dell’arcivescovo Piero Coccia e di don Carlo Lupi, accanto al sindaco Marco Fioravanti e, nelle duplice veste di assessore e presidente del Comitato, a Massimiliano Brugni.

«Questa straordinaria affluenza conferma l’importanza di rinnovare la tradizione di Sant’Antonio e di tenere vivi i valori cristiani», ha detto il primo cittadino di fronte alla folla dei fedeli presenti, mai stai così numerosi.

Immancabile la partecipazione delle formazioni folcloristiche con il ricco bagaglio di canti e balli popolari, presentati da Camillo Di Lorenzo ed eseguiti dai gruppi “Elementare Malaspina”, “Carrajate”,“Pozza j bbè’”, “Trullallero”, “Pommaddora”  e “La Tradizione”, che sono coloro che si esibiscono anche nell’ambito della Pasquella, il canto rituale di questua.

Alla manifestazione hanno partecipato anche i musicisti della Banda di Venagrande, i sestieranti di Porta  Solestà e le guardie municipali: quest’ultime per la prima volta presenti alla benedizione. Dopo il rito liturgico e la processione dei fedeli con la statua del Santo, che è stata riportata nella chiesa in cui è custodita, San Giacomo della Marca, alle ore 17 in chiesa ha avuto luogo la Santa Messa dove è stata celebrato l’Eucaristia, decretando, così, la fine della celebrazione.

Per tutta la giornata hanno avuto luogo funzioni religiose con sacerdoti confessori a disposizione dei fedeli e si è svolta la decima cavalcata di Sant’Antonio Abate in collaborazione con il centro ippico “Le Coste”. Ma il programma odierno, che in serata si è chiuso con la cena di Sant’Antonio presso il ristorante “Le Ginestre”, non vedrà terminare subito i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio, visto che domani e domenica sono previsti altri appuntamenti, che culmineranno domani con la decima rassegna dei canti di questua a beneficio di diversi gruppi musicali partecipanti.