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Recupero dei borghi nell’entroterra: un progetto visionario dell’imprenditore Simone Mariani

ACQUASANTA TERME - Illustrato durante l'ultima puntata della trasmissione "Report" su Rai Tre, si concentra sul cosiddetto "Appennino perduto". Luoghi incantati ma abbandonati come Agore, Rocchetta, Tallacano e Piandelloro: «Un investimento di 20 milioni potrebbe generare un impatto diretto e indiretto di circa 70 milioni di euro, contribuendo con 30 milioni al Pel delle Marche»
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Mariani su Report

 

di Peppe Ercoli

 

Un ambizioso progetto di riqualificazione e valorizzazione dei borghi dell’entroterra piceno potrebbe generare un indotto economico significativo. Simone Mariani, imprenditore ascolano e protagonista di questa iniziativa, ha stimato che «un investimento di 20 milioni di euro potrebbe generare un impatto diretto e indiretto di circa 70 milioni di euro, contribuendo con 30 milioni al Pil della regione Marche».

 

Alcune immagini andate in onnda su Report

Il progetto, illustrato durante l’ultima puntata della trasmissione di Report su Raitre, si concentra su alcuni borghi abbandonati nei pressi di Acquasanta Terme, tra il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga a sud e il Parco Nazionale dei Monti Sibillini a nord. Borghi come Agore, Rocchetta, Tallacano e Piandelloro, noti come “l’Appennino perduto”, sono stati oggetto di un servizio firmato da Lucina Paternesi per un’inchiesta sull’agenzia di promozione turistica Atim.

 

Una storia dimenticata emerge tra le rocce arenarie di questa terra: fino alla metà del Novecento, i borghi erano abitati da numerose famiglie. «L’ultimo abitante se ne è andato prima del 1950», racconta il signor Carlo, memoria storica del luogo, che sottolinea l’isolamento del borgo, situato a 15 chilometri dal centro abitato più vicino.

 

Simone Mariani, insieme al cugino Angelo Galeati, guida l’azienda di famiglia Sabelli, specializzata in prodotti caseari. Colpito dalla bellezza di questi borghi, ha deciso di acquistarli e avviare un progetto che non si limita alla ristrutturazione degli edifici, ma punta a creare un parco naturalistico attorno al borgo di Rocchetta. «Non era solo questione di acquistare i ruderi, ma di acquisire i terreni per valorizzare l’intera area», ha spiegato Mariani.

 

Il territorio comprende 20 edifici tra ruderi, case indipendenti e una vecchia scuola. Tuttavia, l’obiettivo non è quello di trasformare questi luoghi solo in un resort di lusso o in una spa per un turismo esclusivo. «Voglio anche far rivivere il borgo attraverso un progetto di comunità aperto a tutti», ha dichiarato l’imprenditore ascolano.

 

Finora Mariani ha ricevuto un finanziamento pubblico di 100.000 euro per ristrutturare tre abitazioni, una a Rocchetta e due ad Agore. «Tutto il resto degli investimenti è stato fatto con le nostre risorse», ha concluso.

 

 

 

 

 

 

 

Simone Mariani e il recupero di Rocchetta


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