Il futuro è già qui: nasce il laboratorio digitale per i Beni Culturali al Liceo “Stabili-Trebbiani”

La schermata iniziale dell’app Asculum

Il Liceo “Stabili – Trebbiani” valorizza il patrimonio artistico del Piceno con un moderno laboratorio per la digitalizzazione dei beni culturali in funzione turistica, visitabile da coloro che parteciperanno all’Open Day del Classico sabato 25 gennaio dalle 15,30 alle 18,30.

Scanner 3D, videocamere 4K, intelligenza artificiale e realtà aumentata: il Liceo “Stabili – Trebbiani” si trasforma in un hub tecnologico per valorizzare il patrimonio artistico del territorio piceno. Grazie ai fondi europei del Pnrr, l’istituto fa un balzo nel futuro con un moderno laboratorio multimediale dedicato alla digitalizzazione e promozione dei beni culturali in funzione turistica.

Il nuovo spazio, allestito nella sede di Viale Vellei, è un vero gioiello tecnologico: 31 postazioni e strumentazioni all’avanguardia permetteranno agli studenti di acquisire competenze digitali di alto livello. L’obiettivo è formare i professionisti del domani, figure capaci di raccontare e promuovere lo straordinario patrimonio culturale di Ascoli Piceno attraverso linguaggi innovativi. Tramite le nuove dotazioni tecniche gli alunni potranno creare tour virtuali, ricostruzioni digitali di ambienti storici e contenuti multimediali professionali. A tale scopo sono già in corso collaborazioni con enti locali di tutela dei beni culturali per sviluppare applicazioni come l’app “Asculum” e rendere così più coinvolgente e accessibile la fruizione di monumenti, siti archeologici e musei del Piceno.

Il professor Fabio Curzi (Università di Macerata), docente del corso per gli insegnanti sulle Digital Humanities

Non bisogna dimenticare inoltre la formazione riservata in quest’anno scolastico anche ai docenti per la futura gestione del laboratorio, con corsi già svolti, come quello sulle Digital Humanities, o di prossima attuazione, come quello sullo sviluppo di app e materiali multimediali. Questa iniziativa rappresenta un ponte ideale tra tradizione e innovazione con la finalità di far crescere negli studenti e nei docenti la consapevolezza che il patrimonio culturale non è solo memoria del passato, ma una risorsa viva che attraverso i nuovi linguaggi digitali può parlare alle giovani generazioni e generare valore per tutta la comunità.