di Maria Nerina Galiè
Sarà un evento che proietterà Roccafluvione e tutto il Piceno nel panorama nazionale dell’enogastronomia la prima edizione di “Tartufo Nero Festival”, da venerdì 24 a domenica 26 gennaio a Roccafluvione, per celebrare uno dei prodotti tipici e più amati del mondo (leggi qui).
«Finalmente», afferma Luigi Contisciani, presidente del Bim Tronto, a cui va il merito dell’inserimento di Roccafluvione, Comunanza, Force e Palmiano nell’elenco dell’associazione nazionale delle “Città del Tartufo” e promotore anche della manifestazione del prossimo weekend, insieme con l’Amministrazione comunale di Roccafluvione ed il sostegno di Camera di Commercio Marche, dell’Azienda Speciale Linfa e della Regione Marche.
«Un cambio di passo – afferma il presidente Bim – nella promozione del nostro territorio che ora a pieno titolo rientra nelle località che possono vantare le eccellenze di cui è ricca».
L’ingresso dei 4 comuni piceni nell’associazione è stato portato avanti proprio dal Bim che lo scorso anno ha commissionato all’Amap (agenzia regionale per l’innovazione del settore alimentare e della pesca) la raccolta dei dati per documentare – «non si tratta di un riconoscimento gratuito», ha sottolineato Contisciani – di rientrare nei criteri valevoli per la selezione tra le Città del Tartufo.
«Ed ora, tra i 138 enti, da Alba ad Acqualagna e fino alla Sicilia, ci sono anche i nostri Roccafluvione, Comunanza, Force e Palmiano», sottolinea con orgoglio Contisciani che aggiunge: «In tempi e luoghi piegati dal terremoto, dalla pandemia ed ora anche dalla precarietà del lavoro (basti pensare al caso Beko di Comunanza) è di fondamentale importanza valorizzare le risorse che sono tipiche. I 4 comuni sono vocati a patria del tartufo. Nel nostro territorio ci sono ben 9 varietà.
Dai dati di Unioncamere è emerso che il 36% dei turisti predilige mete con criteri enogastronomici. Noi li abbiamo, corredati dalla bellezza dei luoghi. Era tempo di valorizzarli. Sulla stessa lunghezza d’onda sono stati gli Enti regionali che ci hanno appoggiato, nel realizzare la manifestazione di Roccafluvione, che sarà la prima di una lunga serie».
Un sinergia virtuosa e vincente per adattarsi alle nuove tendenze di sviluppo turistico, uscendo dai confini locali e proporsi ad una platea alla ricerca di vacanze esperienziali.
Ma non solo. «Il percorso intrapreso dal Bim – conclude Contisciani – va anche verso la condivisione delle peculiarità e delle esperienze di regioni come il Piemonte che, con le Langhe, da decenni vive di turismo enogastronomico. Abbiamo invitato una delegazione, per un confronto e scambio di idee. Stesso motivo per cui ho preso contatti con il vice presidente della Fiera del Tartufo di Alba».
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