Sono partite a San Benedetto del Tronto le attività del progetto “Life European Sharks”, con l’obiettivo di coniugare la sopravvivenza di squali e razze con le attività umane.
Ieri, venerdì 24 gennaio, una trentina di militari della Guardia Costiera, provenienti da tutta la costa marchigiana, ha partecipato nella sede della Capitaneria sambenedettese al primo corso di formazione sulle specie protette di pesci cartilaginei previsto nelle Marche dal progetto europeo, che vede il Corpo delle Capitanerie di Porto fra i partner beneficiari.
Oggi, sabato 25 gennaio, alla Casa del Pescatore, è stata la volta dei pescatori professionisti, già protagonisti negli anni passati di varie iniziative ambientali come la pulizia dei fondali “A Pesca di Plastica” e “Clean Sea LIFE”.
Un’ottantina di specie di squali, razze e chimere – gli elasmobranchi – vive in Mediterraneo: dai grandi squali bianchi ai piccoli gattucci, dai veloci mako ai palombi, protagonisti di piatti tradizionali come il brodetto sambenedettese o il cacciucco livornese. Una ricchezza però seriamente a rischio: il Mediterraneo ha infatti anche la più alta percentuale di specie minacciate al mondo a causa delle attività dell’uomo.
Una trentina di specie di squali e razze è ora protetta. Sono tutelate alcune fra le specie più carismatiche e in declino, come il grande squalo bianco, lo squalo elefante, il mako e varie altre specie come lo squadro, la mobula, i pesci chitarra e violino. Queste e altre specie non possono essere pescate o sbarcate, e vanno liberate prontamente in caso finiscano accidentalmente nelle reti e negli ami. Riconoscere le varie specie, però, a volte non è compito facile nemmeno per gli specialisti. Per questo European Sharks garantisce la formazione di pescatori professionisti e degli ispettori della pesca, così che possano applicare efficacemente le norme europee che tutelano alcuni elasmobranchi.
LIFE European Sharks è un progetto co-finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma LIFE.
È coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn con partner in Croazia (Università di Spalato), Francia (Parcu naturale marinu di u Capicorsu è di l’Agriate) e Italia (Acquario di Livorno, Centro di Competenza Distrettuale, D.R.E.AM, Guardia Costiera Italiana, MedSharks, Shoreline e Università di Firenze).
Il progetto ha ricevuto il sostegno del Comune di San Benedetto del Tronto, con il quale verranno organizzate altre iniziative per la promozione della pesca sostenibile nei prossimi mesi.
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