Scuole superiori che hanno bisogno di manutenzione, straordinaria ma anche ordinaria, come la caldaia al Liceo Scientifico “Orsini” di Ascoli, che ha offerto lo spunto per la protesta degli studenti di giovedì scorso ed alla quale si sono unità rappresentanti e ragazzi di tutti gli istituti cittadini (leggi qui).
Dalla Provincia di Ascoli, competente per gli edifici che ospitano le scuole superiori del Piceno, è arrivata l’immediata risposta (leggi qui).
Complessa è la situazione che riguarda proprio l’impianto di riscaldamento dello Scientifico di Ascoli, la cui preside ha deciso di sospendere le lezioni per numerose classi. Se la riparazione della caldaia si protrarrà ulteriormente, c’è l’ipotesi che venga adottata la didattica a distanza.
Ma il gruppo consiliare di centrodestra in Consiglio provinciale “L’Altra provincia” critica l’Amministrazione Loggi.
Il consigliere Pasqualino Piunti va all’attacco: «Già la Provincia ha in carico poche competenze, se non dà risposte su quel poco che ha, allora non ha davvero ragione di esistere. Diciamo al presidente Loggi di attivarsi immediatamente per risolvere le problematiche che attanagliano le nostre scuole.
E’ una questione che non riguarda solo il Liceo “Orsini” ma anche l’ Ipsia di San Benedetto , dove ci sono problemi di infiltrazioni, con acqua dentro le aule ma anche lì ci sono problemi di riscaldamento. Non si può accettare che gli studenti e gli insegnanti possano rimanere al freddo. Avevo già segnalato quest’ultima vicenda già da un paio di settimane a chi di dovere. Anche in questo caso, spero di poter risolvere tutto al più presto».
«Di fronte a questa pessima gestione ordinaria delle scuole superiori su tutto il territorio provinciale, non ci si può sempre trincerare dietro ai futuri investimenti, intercettati tra l’altro da un tutte le province che gravitano soprattutto sull’area del cratere – ha aggiunto il consigliere Massimo Romani – In questi pochi mesi dal nostro insediamento ci siamo resi conto che manca da tempo una seria e ragionata programmazione della spesa corrente, che possa almeno garantire una gestione minima e dignitosa delle scuole superiori».
m.n.g.
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